PADOVA - Se fosse qui starebbe festeggiando.
Il sofà di Gloria
A raccontare l'incredibile storia è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia con un post su Facebook: «In pochi forse sanno che esiste un prodotto che ricorda il talento di Gloria Trevisan, la ragazza di Padova morta insieme al fidanzato veneziano Marco Gottardi nel terribile incidente alla Grenfell Tower di Londra, nella notte del 14 giugno 2017 - scrive Zaia - Giovane in gamba, con uno spiccato talento per il disegno, Gloria - 7 anni fa, prima di partire per Londra - viene contattata dal designer Paolo Demel, classe 1991, anche lui padovano, che ha l’idea di progettare un sofà particolare. La sera in cui lo stesso Paolo va a ritirare i disegni nella pizzeria dove lavora Gloria, rimane profondamente colpito dall'umiltà e semplicità della giovane, così modesta da chiedergli una cifra troppo irrisoria per il lavoro realizzato. Per Paolo si trattava di una prestazione professionale da retribuire secondo più equi parametri. Per questo le dà il doppio della cifra. Succede poi che Gloria parte con il fidanzato Marco per l'Inghilterra. Durante l’esperienza londinese i due continuano a sentirsi per sviluppare il progetto del divano. Il 10 giugno 2017 è lei stessa a scrivere: “Paolo rientro in Italia la settimana prossima, quando torno ti prometto che ci vediamo così mi racconti del progetto”. Ma, 4 giorni dopo, tutti i giornali nazionali e internazionali trasmettono la notizia che la Grenfell Tower, torre di 24 piani, nel corso della notte ha preso fuoco. E Gloria e Marco, che allora si trovavano al 23° piano, risultano dispersi. Della notizia della morte dei due giovani veneti, Paolo, come tutti noi, rimane particolarmente scosso». Ma Demel decide di non fermarsi. «Il giorno del funerale promette a Gloria che non si sarebbe fermato e che avrebbe presentato quel progetto nel 2020 al concorso mondiale “A' Design Award & Competition in Furniture Design” - continua Zaia - Ebbene, a quella gara il designer padovano arriva secondo, vincendo il premio d’argento, premiato da ben 220 giudici provenienti da tutto il mondo che hanno creduto nell’idea. Oggi quel divano si chiama “Gloria”, proprio in onore a Gloria Trevisan, ai sogni che questa giovane ragazza portava con sé, al suo talento, che grazie anche al ricordo di Paolo e di tutti noi resterà. Fino alla fine».