«Lo so che sei vivo, ora Attilio torna a casa da me e da tua figlia»

Venerdì 24 Agosto 2018 di Michelangelo Cecchetto
Attilio Beghetto con la moglie Michela
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TOMBOLO - «Torna a casa, non ti preoccupare per quello che hai fatto. Tutto si risolve, non abbiamo nessun rancore. Ritorna da noi, fosse solo per nostra figlia alla quale hai sempre detto di volere tutto il bene possibile». 
Le accorate parole sono di Michela, moglie di Attilio Beghetto, che se n'è andato dalla loro abitazione di Tombolo nella notte tra il 12 e 13 luglio.



E' trascorso poco più di un mese e nonostante le imponenti ricerche, terminate dopo una settimana, del quarantaseienne nessuna traccia. Attraverso il nostro giornale la moglie cerca di tenere alta l'attenzione sul fatto, sperando si risolva nei tempi più brevi. Ogni giorno che passa senza nessuna  notizia del congiunto, non fa che aumentare le paure non solo di moglie e figlia, ma di tutti i famigliari di Beghetto, mamma e papà per primi. La loro vita, sospesa nell'incertezza assoluta, non è più la stessa. 

«SENTO CHE E' VIVO»
«Il mio è un vero e proprio appello - continua la signora -. Non ho ovviamente la certezza assoluta che Attilio possa essere vivo, ma secondo me lo è. Con tutta probabilità non ha il coraggio di ritornare a casa dopo quello che è successo. Pensa di aver tradito la mia fiducia e quella dei suoi cari. Forse c'è un amico che gli dà ospitalità. La mia speranza è che ad Attilio possano arrivare le mie parole che sono anche quelle di tutti i familiari. E se non a lui direttamente, a chi può sapere dove si trova. Non si deve preoccupare per quello che è accaduto. Metteremo le cose a posto tutti assieme, si può fare certamente, vogliamo continuare ad essere una famiglia. Se poi non lo volesse più, ma mi sembra veramente incredibile, ci dia almeno un segno che è vivo. Già questo per me, per nostra figlia, per la famiglia d'origine, sarebbe un enorme sollievo». 

Ritornando alla sera che ha portato alla sparizione, suo marito non le aveva detto niente di quanto era successo? 
«Ho saputo i dettagli solo successivamente. Lui mi aveva detto che c'era stato un piccolo problema, un errore di persona che sarebbe stato sistemato senza problemi e con molta rapidità. Quella sera mi ha ripetuto tantissime volte che non c'era nulla di cui preoccuparsi. Poi all'una e mezza di notte sono andata a letto. Lui è rimasto sul divano. Capitava che dormisse lì e non venisse a letto. Alle 7,30 quando mi sono svegliata non mi sono preoccupata quando non l'ho visto in camera». 

QUEI BIGLIETTI IN CUCINA
Poi cos'è avvenuto? 
«Sul tavolo della cucina ho trovato due biglietti dov'era scritto: Mi spiace tanto, perdonami e Non ce la faccio più. Ho visto che non c'era la macchina. Poi si sono mossi i carabinieri, non essendosi presentato in tribunale, e nel corso delle ore è stata ritrovata l'auto a Seren del Grappa e poi nell'edificio in uso alla famiglia, con altri messaggi dove ha scritto che ci vuole bene». 

Lei chiede se si possono riprendere le ricerche. 
«Certo, ringrazio per il grande lavoro che hanno fatto in molti, lo hanno cercato in tanti e spererei fosse possibile lo si facesse ancora. Ci siamo rivolti anche alla nota trasmissione Chi l'ha visto? che quando riprenderà a settembre dovrebbe trasmettere un servizio televisivo». 

La situazione di estrema incertezza sta avendo forti ripercussioni sulla vita quotidiana.
«Attilio è socio lavoratore di una ditta di pitture edili e ci sono delle attività amministrative che solo lui può fare. Non ci sono deleghe perché se n'è andato all'improvviso. Solo questo sta creando non poche difficoltà. Per quanto riguarda la famiglia, era lui che lavorava. Io sto cercando di darmi da fare, ma non è semplice trovare un lavoro dall'oggi al domani». 

Da parte sua nessun rancore quindi verso Attilio. 
«Assolutamente no, come da nessuno di noi. Ripeto, avesse deciso di cambiare vita, almeno ci faccia sapere in qualsiasi modo che è vivo. Ce ne faremmo una ragione. Ma noi, e prima di tutti nostra figlia, vogliamo riabbracciarlo». 
Ultimo aggiornamento: 16:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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