Donò gli organi della figlia: «Fatemi abbracciare la ragazza che li ha avuti»

Giovedì 7 Febbraio 2019
Caterina Governatori (immagine dalla sua pagina Facebook)
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PADOVA - AAA Cercasi sorella di respiro. Era una sera di primavera. Caterina stava tornando dal lavoro nella sua casa di Castelfidardo quando rimase vittima di un tragico incidente stradale. Perse la vita a 21 anni Caterina Governatori, dolce, elegante, discreta. Tennista per passione, il suo stare nel mondo era un inno alla vita. Anche per questo i suoi genitori - papà Giordano e mamma Maria Luisa - pur nel dolore più atroce decisero che quella loro figlia dovesse continuare a vivere in qualcun altro. E fu così. Era il maggio 2017. Furono in tanti, all'epoca, a beneficiare del preziosissimo regalo di Caterina e dei suoi cari. Adesso, a distanza di un anno e mezzo, la famiglia Governatori ha lanciato un appello, che travalica le Marche, giunge in Veneto e coinvolge Padova.

 
«Ciao a tutti, sono Giordano il babbo di Caterina e vi chiedo un grande favore. Caterina - scrive l'uomo su Facebook, dove fa parte della community dei Superpapà - è sempre con noi nei nostri cuori e con la sua generosità ha dato la possibilità di una nuova vita a persone bisognose». Nella notte tra 8 e 9 maggio 2017 ha donato gli organi; il cuore è andato al centro trapianti di Udine a una ragazza di 29 anni, un rene a Genova a un uomo di 40 anni, l'altro rene nelle Marche al centro trapianti di Ancona (Torrette) a un uomo di 46 anni, il fegato a Torino (ospedale le Molinette) a un uomo di 60 anni, i polmoni al centro trapianti di Padova a una ragazza di 21anni. E' questa giovane donna, coetanea della sua Caterina, che il Superpapà vorrebbe rintracciare. «A chi si riconosce in questa, vogliamo dire che ci farebbe piacere sapere come state e magari anche abbracciarvi per noi genitori sarebbe davvero di conforto». Il post è ben presto diventato virale, raccogliendo oltre quattromila condivisioni.
LA TRAGEDIA
Era il 5 maggio di due ani fa, Caterina era stata da poco assunta nell'area tecnica di una ditta di illuminazione, quando alla guida della sua Panda rossa perse il controllo del veicolo e si scontrò, in località Fontenoce di Recanati, contro un camion, per terminare la sua corsa poi contro un albero. Finì quattro giorni in coma, poi le sue condizioni divennero irreversibili e fu dichiarata la morte cerebrale. I sanitari dell'Ospedale Torrette di Ancora, su richiesta dei familiari, avviarono le procedure di prelievo degli organi.
PUNTO DI RIFERIMENTO
Sono una ventina l'anno i trapianti di polmone effettuati dal Centro di Chirurgia toracica dell'Azienda ospedaliera di Padova, diretto dal professor Federico Rea. Polo di eccellenza, dall'inizio dell'attività nel 1995 ha all'attivo oltre duecento trapiantati di polmone, numeri che attualmente lo pongono come primo centro trapianti italiano, l'unico nel territorio del Nordest e di riferimento per Veneto, Friuli, Trentino e non solo. Un team di chirurghi, anestesisti, pneumologi, patologi, oncologi ed altre figure professionali permette alla struttura di affrontare tutte le tipologie di intervento dal trapianto polmonare alla chirurgia demolitiva e ricostruttiva tracheo-bronchiale e vascolare per le neoplasie che interessano il mediastino, fino all'impiego della chirurgia videotoracoscopica standard o con ausilio robotico. Dato l'ampio bacino d'utenza, la ragazza che ha ricevuto i polmoni di Caterina Governatori potrebbe risiedere in una vasta zona del Nord Est d'Italia. La normativa nazionale ufficialmente vieta che donatori e riceventi si incontrino, per evitare controindicazioni di natura psicologica. Ma chissà che, dove non arriva la legge, giunga il potere dei social network.
Federica Cappellato
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Ultimo aggiornamento: 12:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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