PADOVA - Una furia pazzesca: sono 60 le coltellate che Sanjay Budhwar, indiano di 36 anni accusato di omicidio, ha inferto al rivale Hoshiar Singh, connazionale di 45 anni, ucciso domenica scorsa. La vittima è deceduta a causa di uno shock emorragico secondo l'autopsia che il dottor Antonello Cirnelli ha fatto sul corpo della vittima. Singh si sarebbe difeso, sulle braccia ci sono infatti segni evidenti di un tentativo di allontanare da sé la furia omicida del coinquilino che ha agito con un coltello da cucina, che poi lo ha colpito alla gola da parte a parte più volte.
Ucciso e bruciato, si difese disperatamente: massacrato da 60 coltellate
Venerdì 15 Febbraio 2019Singh quindi non è morto subito, ma ha avuto il tempo di capire quello che gli stava accadendo. Budhwar si trova ora in carcere, mercoledì scorso il gip Margherita Brunello ha convalidato il fermo richiesto dal pm Andrea Girlando. Budhwar ha confessato di aver ucciso il connazionale che viveva con lui da dieci giorni, ma ricorda di avergli dato solo qualche coltellata. Il movente non è stato confessato anche se la procura ritiene che dietro a questo omicidio ci siano ragioni legate all'appartenenza a diverse fazioni politico - religiose indiane. L'arrestato è indagato anche per i reati di tentato omicidio del pakistano vicino di casa, e di incendio doloso, appiccato alla vittima dopo le coltellate per distruggere le prove a suo carico.