PADOVA - Sarebbero stati tre cittadini romeni, assoldati secondo le indagini dalla malavita napoletana, a compiere alcuni furti negli ospedali della provincia di Padova nel febbraio 2014 di farmaci antitumorali, che sarebbero statio quindi rivenduti sul mercato nero.
I tre colpi da sono partite le indagini erano stati messi a segno la notte tra il 9 e il 10 febbraio 2014, quando i ladri riuscirono a entrare negli ospedali di Piove di Sacco e Monselice, portando via quasi 500 mila euro in flaconi e pastiglie utilizzati da pazienti oncologici. Un terzo tentativo di furto non andato a segno venne registrato la stessa notte all'Istituto Veneto per la cura dei tumori (Iov) di Padova.
L'incrocio dei dati relativi ai telefoni e dell'automobile utilizzata dai ladri ha portato gli investigatori a individuare gli autori del furto e a metterli in relazione con alcuni esponenti noti della malavita partenopea.
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L'incrocio dei dati relativi ai telefoni e dell'automobile utilizzata dai ladri ha portato gli investigatori a individuare gli autori del furto e a metterli in relazione con alcuni esponenti noti della malavita partenopea.
Le indagini continuano anche in Campania. Intanto a Padova il sostituto procuratore Sergio Dini si appresta a chiedere il processo per i tre romeni.