ESTE (PADOVA) - Vanno a lavorare, come ogni altro giorno, e trovano i cancelli dell'azienda chiusi. Nel giro di un istante, oltre 40 dipendenti della Italoforme di Este hanno definitivamente perso il loro posto. L'azienda produceva forme e modelli per calzature. L'ira di Fillea Cgil: «Li hanno trattati come utensili, abbandonandoli al loro destino».
L'amara sorpresa
Dopo un weekend sereno, una nuova settimana lavorativa era in procinto di iniziare. Ma quando i lavoratori si sono presentati puntualmente per timbrare il cartellino, hanno trovato gli accessi chiusi. Un giro di telefonate e quello che appariva come un sospetto si è trasformato in realtà: Italoforme aveva improvvisamente cessato l'attività produttiva, chiudendo di punto in bianco una storia iniziata nel 1897 dal capostipite Caterino Tono. Ora la proprietà è in mano alla famiglia Benetti che, quando gli affari andavano bene, era riuscita ad aprire filiali in altre province venete e in tutta Italia. L'azienda era in forte crisi da almeno otto anni. Dal 2015 al 2018, il fatturato era calato di oltre il 30% e, nel 2019, si era rischiato il licenziamento di 18 lavoratori. Poi si era riusciti a far rientrare l'emergenza e gestire il tutto con quattro prepensionamenti e otto dimissioni incentivate. Ma non è bastato. Nonostante la forte riduzione del personale dai 90 lavoratori del 2009 ai 40 attualmente in forze la contrazione degli utili è continuata senza inversione di tendenza. L'incontro di ieri con i rappresentanti sindacali avrebbe evidenziato una situazione drammatica.
La situazione
«L'azienda dichiara di avere complessivamente milioni di euro di debito nei confronti dello Stato, dei fornitori e dei lavoratori - dichiara Fillea Cgil - Visto lo stato di debito, i mancati investimenti e la mancata capacità di innovarsi e trasformarsi, l'azienda è entrata in crisi. A tutto ciò si aggiunge la mancanza di un piano industriale, che ci consegna una situazione catastrofica. Ma il percorso di liquidazione giudiziaria non è mai stato notificato ai lavoratori e a noi». Ad oggi, i dipendenti avanzerebbero il loro Tfr, che attualmente non sarebbe stato versato nel fondo Arco, e rischiano di trovarsi quattro mesi senza stipendio. Concludono i sindacalisti: «Chiediamo che le istituzioni si prendano carico della situazione. È inaccettabile che fatti di questo tipo avvengano in provincia di Padova». Per il momento, non è stato possibile parlare con la proprietà dell'azienda per conoscere la sua versione. Sul fronte istituzionale, parla il sindaco di Este Matteo Pajola: «Questa notizia è traumatizzante. I lavoratori meritavano di essere avvisati. Italoforme è un'azienda storica e mi auguro che questo non sia l'epilogo di una storia secolare. Auspico che degli investitori possano ridare nuova vita a questa realtà produttiva».