Lite con la moglie che scappa col figlio: si spara. Il vicino: «Sono entrato per farlo ragionare e l'ho visto lì»

Domenica 17 Febbraio 2019 di Cesare Arcolini e Marina Lucchin
Lite con la moglie che scappa col figlio: si spara. Il vicino: «Sono entrato per farlo ragionare e l'ho visto lì»

BORGORICCO - L'ultima lite con la moglie è stata la più violenta di tutte. Così lei, che aveva sopportato per mesi, forse anni, le sfuriate e le botte del marito, ha deciso di ribellarsi: ha preso il suo bimbo ed è scappata dal vicino, pronta a denunciare il marito ai carabinieri. Lui però ha deciso di farla finita: si è sparato un colpo di pistola alla testa. La tragedia è avvenuta ieri mattina a San Michele delle Badesse, frazione di Borgoricco. A scoprire il cadavere del 47enne è stato proprio il vicino di casa dove si era rifugiata la moglie. «Volevo entrare per calmare quell'uomo, per riportarlo alla ragione, ma quando sono entrato in casa l'ho trovato morto in una pozza di sangue con la pistola ancora in mano». È quanto ha raccontato a sua figlia che precisa: «Siamo sotto choc, mio padre è molto provato». 

LA TRAGICA SCOPERTA Botte alla moglie che scappa con il figlio piccolo, lui si spara alla testa

Quando i carabinieri della stazione di Campodarsego assieme ai colleghi di Cittadella sono arrivati, non c'era più nulla da fare: l'uomo è morto come ha premuto il grilletto di quella pistola regolarmente intestata proprio alla moglie. La coppia faceva una vita abbastanza riservata. I due si erano trasferiti a Borgoricco perché è una località comoda per il lavoro di entrambi. Un buon compromesso per avere una casetta di proprietà, in mezzo alla campagna, dove  crescere il loro bambino e nel contempo essere vicini a Padova. Non li conosceva quasi nessuno in paese. Nemmeno chi abita nel palazzo che sorge proprio di fronte alla loro abitazione. Non frequentavano la vicina chiesa parrocchiale e non si fermavano nemmeno al bar o in pasticceria. Il sindaco di Borgoricco, Giovanna Novello: «Non conosco la famiglia al centro di questa terribile vicenda, mi dicono che si sarebbero trasferiti da poco in paese - racconta - ho pensato se fosse il caso di far visita alla donna, poi ho ritenuto che il momento è troppo delicato ed è meglio rimanere in silenzio. Sono situazioni strazianti che fanno riflettere».

IL LUOGO DELLA TRAGEDIA
Ieri in quella stradina chiusa dove, proprio alla fine, sorge la casa della coppia, una bifamiliare rossa dove abita anche la madre della vittima, c'è stato un intenso via vai di persone. Un uomo che abita nel palazzo proprio di fronte, sullo stesso lato della casa, si avvicina: «È successo qualcosa di tremendo lì - racconta indicando la casa - ma io non li conosco. In tutto il tempo che abito qui, non so chi ci stia a praticamente venti metri dal mio palazzo». In paese la voce di quel che era successo si è sparsa velocemente. Tra la chiesa, il tabacchino-edicola, la pasticceria, che si trovano tutte lungo l'arteria principale che attraversa la frazione, in tanti si sono scambiati idee e opinioni su quanto avvenuto. Ma si tratta di curiosità, perché in realtà, quella coppia che raramente si vedeva in giro a passeggio col loro bambino, praticamente non la conosce nessuno. «Sono foresti» assicura un'anziana che cammina lentamente sul marciapiede in via Desman.

LA TRAGEDIA
L'ultima lite è sorta per questioni di gelosia.

Ben presto dalle parole si è passati alle vie di fatto. L'uomo avrebbe ripetutamente colpito la consorte di fronte al bambino. Ad un tratto la donna è riuscita a divincolarsi e dopo aver preso il figlio in braccio è uscita di casa per trovare riparo a casa di vicini. Il 47enne si è rifugiato in casa, ha preso da un cassetto la pistola regolarmente detenuta e ha fatto fuoco. Il vicino l'ha trovato riverso a terra in una pozza di sangue. Sotto choc e dolorante per le percosse ricevute la donna non sarebbe stata al momento in grado di spiegare cosa fosse accaduto. Di certo la litigata è partita per futili motivi, poi è generata in violenza. Le indagini dellArma si sono protratte per tutta la mattinata. Messo al corrente della tragedia il pubblico ministero di turno ha dato il nullaosta per la rimozione della salma che è stata trasportata all'istituto di Medicina legale dellospedale di Camposampiero a disposizione dellautorità giudiziaria. 

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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