I volontari di Luxottica regalano la vista a 4.600 bimbi poveri cinesi

Mercoledì 12 Dicembre 2018 di Egidio Pasuch
Gioia Sacchet con alcuni studenti cinesi
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Lavorano tutti e tre per Luxottica. Sono bellunesi e nei giorni scorsi hanno partecipato a una speciale missione umanitaria con OneSight, in Cina. Per due settimane hanno visitato e fornito di occhiali, grazie all’aiuto di alcuni esperti optometristi, ben 4.667 ragazzi in età scolare provenienti dalle scuole della regione dello Qiaojia. «A causa dei difetti visivi e dell’impossibilità di disporre degli occhiali da vista – spiega Gioia Sacchet, una delle tre volontarie, che è anche assessore ai lavori pubblici a Sedico - questa regione conta un elevato tasso di dispersione scolastica. Molti ragazzi aiutati provenivano dalle campagne e da villaggi molto poveri».
GLI INCONTRI
«Ben il 93 per cento, 4.340 alunni, necessitavano dell’uso degli occhiali da vista. Ma soltanto il 10 per cento di questi ne possedeva già un paio», spiega. I magnifici tre della solidarietà sono, con Sacchet, Marco Menozzi e Sonia Zecchin. Quest’ultima, alla sua terza missione, di ritorno dalla Cina, ha raccontato di «un’esperienza unica per donare la vista a chi non può permettersi un paio di occhiali in un paese dove la povertà prevale e la miseria impone di sopravvivere quotidianamente». «Ho visto cose – confida - che non pensavo esistessero più». Anche per Menozzi è stata un’esperienza indimenticabile. «È stato bellissimo - racconta - essere in mezzo a tutti questi ragazzi che avevano bisogno del nostro aiuto e che ci sorridevano dal mattino alla sera perché si rendevano conto di come gli cambiava la vita il fatto di poter vedere bene. È una cosa che mi resterà dentro per sempre. Invito tutti i miei colleghi che non lo hanno ancora fatto a fare domanda per partecipare a una di queste missioni». 
L’EMOZIONE
Sacchet ha riferito in particolare di uno dei momenti più significativi di quest’avventura: «Una bambina di nome Junyan mi aveva visto in clinica e mi aveva fatto arrivare una lettera in cui spiegava il suo desiderio di rimanere in contatto con me. Colpita dal suo messaggio le ho comprato un piccolo pensiero, un quadernino, lasciandole anche la mia email e un piccolo compasso. Volevo che l’insegnante glielo consegnasse, ma OneSight ha fatto di più, conducendomi nella sua scuola per incontrarla personalmente. Junyan, quando mi ha vista, si è commossa e mi ha detto delle parole che rimarranno impresse indelebili nella mia mente per sempre: quando sarò grande vorrei essere come te, girare il mondo, per conoscere altre persone e aiutarle».
CARTA D’IDENTITÁ
In qualità di principale sostenitore di OneSight, Luxottica contribuisce ogni anno alle missioni con un supporto operativo, la fornitura di montature e l’impegno di circa 23.800 persone tra medici e dipendenti. Grazie a questo patrimonio di competenze specialistiche, OneSight può offrire cure oculistiche di qualità in modo sostenibile. Dal 1988, OneSight collabora con organizzazioni sanitarie locali, governi, distretti scolastici, leader di settore, medici e volontari per offrire il suo aiuto a oltre 9 milioni di persone in 46 paesi.
Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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