Val di Zoldo. Sindaco sommerso dalle richieste di cittadinanza degli oriundi, espone la bandiera del Brasile: arriva la “strigliata” dal Console

Sabato 3 Febbraio 2024 di Olivia Bonetti
La bandiera esposta dal municipio

VAL DI ZOLDO (BELLUNO) - Fuori dal municipio del paese bellunese di Val di Zoldo c’è ancora la bandiera del Brasile. Un vessillo esposto dopo che il comune è stato sommerso dalle pratiche di iscrizione dei nuovi cittadini italo-brasiliani che vantano trisavoli italiani.

Ieri al sindaco zoldano Camillo De Pellegrin è però arrivata una lettera, con un neppure troppo velato “richiamo” da parte del Console generale della Repubblica Federativa del Brasile in Milano, Hadil Fontes da Rocha Vianna. «Esprimo l’auspicio - scrive il console - che il riferimento al Brasile e ai suoi simboli nazionali, come la bandiera, avvenga nel rispetto della storica amicizia tra Brasile e Italia».

LA PREMESSA

La bandiera brasiliana sulla facciata del municipio di Val di Zoldo è esposta da quando il sindaco è stato costretto a ridurre gli orari di servizio dell’anagrafe per dare precedenza agli italo-brasiliano. Si tratta di un comune di 2800 abitanti, con 1730 italiani all’estero iscritti all’Aire, destinati a diventare quasi tanti quanto i residenti all’iscrizione dei nuovi italo-brasiliani. Una protesta che ha portato il primo cittadino a diventare bersaglio di post sui social al limite della minaccia da parte di centinaia di brasiliani. Ora a prendere carta e penna è stato il console che ha ricordato il primo cittadino all’amicizia che da sempre corre tra Italia e Brasile.

BOTTA E RISPOSTA

«Il consolato generale del Brasile a Milano - scrive il console - è venuto a conoscenza attraverso i post apparsi sui social network e le loro ripercussioni sulla stampa delle sue dichiarazioni riguardo all’elevato numero di domande di cittadinanza italiana presentato da cittadini sudamericani e in particolare brasiliani». E dopo aver espresso riconoscenza per quanto fa il Comune per soddisfare le richieste, il Console ha però ricordato che «ricorrono i 150 anni dell’immigrazione italiana in Brasile. Durante questo periodo il nostro paese ha accolto circa un milione e mezzo di italiani», sottolineando che molti erano originari del Veneto. Ha poi spiegato che consolato e Italia organizzeranno iniziative per celebrare la ricorrenza. E la chiusura è un richiamo alla “corretta esposizione” della bandiera brasiliana. Due evidenti “stoccate”, pur espresse nei termini cortesi della diplomazia.
«Lascio alla libera interpretazione di ognuno la lettera ricevuta oggi dal Console Generale del Brasile - risponde il sindaco Camillo De Pellegrin -; prima però ci tengo a sgomberare il campo da argomenti attraverso i quali si cerca di mistificare la realtà. Che la si smetta di fare leva strumentalmente sulla storia dell’emigrazione italiana in Brasile per sviare l’attenzione dalle gravi questioni relative alla tematica delle cittadinanze iure sanguinis. Se non saranno presi provvedimenti seri in tal senso i primi a farne le spese saranno gli oriundi che realmente sono legati all’Italia. Il Comune di Val di Zoldo è gemellato con Rio Jordao e l’amicizia che lega i due territori non è in discussione. Anzi». 

L’ALLARME

Il sindaco bellunese che fin dal 2018 (quando nel suo comune arrivarono 400 brasiliani tutti in un giorno) ha iniziato la sua battaglia, non è più solo. Sempre nel Bellunese, Borgo Valbelluna con 1000 pratiche arretrate ha lanciato l’allarme con il sindaco Stefano Cesa. E così in altre province: Tribano, nel Padovano, oltre 120 atti da trascrivere, nel Vicentino Valdastico che sbriga 100 pratiche l’anno a fronte di 1.300 abitanti e nel Pordenonese, stavolta con l’arrivo in massa di domande dall’Argentina.

Poi la parte giudiziaria con il tribunale di Venezia sommerso da oltre 12mila pratiche per il riconoscimento della cittadinanza arrivate solo nel 2023. Il presidente della Corte d’Appello, Carlo Citterio, ha messo in guardia sul «problema di natura politica» con le ripercussioni sui quorum degli elettori. Questi neo cittadini voteranno e intanto nascono agenzie brasiliane specializzate in queste pratiche dove si possono trovare addirittura promozioni per il “black friday”, con cittadinanze scontate. Chiosa il sindaco Camillo De Pellegrin: «La mettono sui siti in svendita come un paio di mutande: spero che emerga quanto male stiamo facendo al nostro Paese imbarcando centinaia di migliaia di questi cittadini che non verranno mai a vivere qui».

Ultimo aggiornamento: 10:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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