Cortina. Staulin, sulle vecchie piste ha riaperto il bar Pierosà: dietro al bancone c'è Jessica

Venerdì 22 Marzo 2024 di Marco Dibona
Cortina. Staulin, sulle vecchie piste ha riaperto il bar Pierosà: dietro al bancone c'è Jessica

CORTINA (BELLUNO) - Si è riaccesa la luce al bar Pierosà, la casettina di legno, nei prati sotto il “Picheto”, il pendio sul quale generazioni di sciatori hanno imparato, nel vecchio comprensorio di impianti e piste di Staulin, dismesso da anni. Da una settimana è al lavoro la giovane ampezzana Jessica Marigo, 22 anni, che gestisce il locale, riaperto dopo un paio di anni di chiusura: «Sono molto giovane, ma ho già una certa esperienza – racconta la ragazza- perché mi sono formata all’istituto professionale alberghiero, che ho frequentato qui a Cortina, poi ho lavorato al rifugio Scoiattoli, alle Cinque Torri, e ho fatto quattro anni al ristorante El Camin, con Fabio Pompanin e Lorena Lorenzini, quindi una stagione a Jesolo».

LA PROPRIETÀ DEL BAR

Il locale è di proprietà di Nicoletta Marassi, moglie di Guido Barilla; la famiglia di imprenditori ha la casa poco lontano dal bar di Pierosà. «Contiamo di tenere aperto tutto l’anno, non nella stagionalità - aggiunge Jessica – ma tutte le decisioni vengono prese dalla proprietà.

Per ora abbiamo stabilito un orario dalle 8 alle 16, durante la settimana e la domenica, mentre venerdì e sabato apriamo alle 13 sino alle 21». L’attrattiva principale di questo locale è la posizione: al centro della conca d’Ampezzo, dalla terrazza antistante lo sguardo spazia su tutte le crode della vallata, di fronte alla Tofana, alla Croda da lago, con il Cristallo alle spalle. Un tempo a Pierosà, lì vicino, c’era un altro locale, a servizio delle piste da sci, dei campetti, sui quali i principianti imparavano a sciare, prima di affrontare il temibile “Picheto”, dove negli anni Trenta del secolo scorso già si tenevano gare di chilometro lanciato, con il mitico Alfonso Lacedelli, per gli ampezzani “Fonso Poloto”, che scendeva a cento chilometri all’ora. 

LE PRECEDENTI STRUTTURE

Su quello stesso pendio, negli anni Ottanta, ci furono i primi esperimenti di innevamento artificiale a Cortina; si allestì una pista per lo sci in notturna, con l’illuminazione artificiale; si provò persino a posare speciali materiali per lo sci estivo, su fibre di plastica. Poi però è sopravvenuto il declino. Prima ha chiuso la seggiovia per Staulin, poi le due sciovie di Pierosà, quella piana, per i principianti e i bambini, e quella ripida. Il locale che ha riaperto in questi giorni è stato dato per una quindicina di anni a un altro gestore, poi c’è stata la chiusura. E ora la ripartenza, affidata a una giovane che dimostra capacità professionali e volontà imprenditoriale. «Mi darà una mano un altro giovane, che si chiama Benjamin Panerel Luna, nelle giornate in cui prevedo che ci possa essere più lavoro», racconta Jessica.

Ultimo aggiornamento: 17:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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