Scomparso sul Nevegal. «Nessuna traccia di Ricky: mio marito sembra sparito nel nulla»

Domenica 13 Gennaio 2019
Scomparso sul Nevegal. «Nessuna traccia di Ricky: mio marito sembra sparito nel nulla»
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BELLUNO - «È come se Riccardo fosse scomparso nel nulla: non ci capacitiamo...». È con queste parole che Mariagrazie De Pra, la moglie del 58enne milanese sparito sul Nevegal venerdì 4 gennaio, ha lanciato il suo appello venerdì sera anche dalla trasmissione di Rete 4 Quarto Grado. Nei giorni precedenti il caso era rimbalzato tra Canale 5 e Raitre, nei programmi Pomeriggio 5 e Chi l'ha visto. Ieri sul Nevegal, oltre ai soccorritori che per il nono giorno consecutivo hanno cercato Riccardo Tacconi battendo ogni centimetro del Nevegal, c'era anche una troupe di Chi l'ha visto che realizzato un servizio.Anche ieri una sessantina di persone, tra vigili del fuoco soccorso alpino e volontari, hanno preso parte alle ricerche dell'uomo. Ma il nono giorno di ricerche si è concluso come gli altri: non è emerso nulla di nuovo per aiutare a far luce sulla scomparsa del podista. «Oggi le squadre hanno  perlustrato la zona di Quantin - spiega il soccorso alpino in un comunicato -, allargando il perimetro di indagine a zone ancora più distanti dall'abitazione. Trovati alcuni oggetti non riconosciuti però dai familiari come appartenenti al cinquattottenne milanese». Oggi alle 8 riprenderanno le ricerche. 
VIGILI DEL FUOCOI pompieri sono presenti h24 dalla prima sera, venerdì 4 gennaio, quando scattò l'allarme. Sul posto, nell'area vicino al villaggio Alpe in fiore da dove era partito Riccardo quella mattina per andare a correre, c'è il campo base delle ricerche. I vigili del fuoco sono presenti con l'unità di comando avanzata. Ieri c'era il caposquadra Massimo Bortot. «Oggi - spiega - abbiamo fatto la zona alta, dal piazzale del Nevegal verso il comune di Ponte, poi altre zone, verso le Ronce fin giù in Val Cicogna e su verso la Val Bruna. Sul territorio anche i droni, gli stessi usati dopo i terremoti di Amatrice e Ischia, guidati dai conduttori arrivati da L'Aquila e Roma. Sono stati fatti filmati e foto, materiale che stiamo stampando e vagliando. «L'elicottero Drago 118 del reparto volo di Venezia - comunica l'addetto stampa dei pompieri - ha sorvolato a lungo le zone di ricerca. Le operazioni di esplorazione sono continuate anche con il personale Saf (speleo alpino fluviali) e cinofili. Oggi oltre 80 i soccorritori impegnate nelle ricerche tra vigili del fuoco, personale del soccorso alpino, volontari della protezione civile. Le operazioni vengono coordinate dall'unità di comando locale dove operano gli operatori Tas (topografia applica al soccorso) dei pompieri, stanno mappando tutte le zone già esplorate dai soccorritori. Le ricerche odierne si sono concentrate a est dall'alpe del Nevegal e a sud del punto di ultimo avvistamento». 
I RINGRAZIAMENTIDall'inizio delle ricerche un vero e proprio esercito ha lavorato: sono oltre 400 le persone che hanno batutto il Nevegal. A loro i ringraziamenti del Mariagrazia anche dalla televisione: «Grazie ai soccorritori: hanno fatto un lavoro immenso».
Olivia Bonetti

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