Mal di denti a Natale: odontoiatra introvabile. «Erano tutti in ferie»

LOZZO - Guai ad avere problemi dentali nel periodo delle feste di fine anno. Si rischia di non trovare un dentista disponibile ad una visita e ad una diagnosi. È quanto è accaduto ad un giovane di Lozzo, che ha cercato invano, andando di persona negli studi dentistici del Cadore e cercando telefonicamente gli studi dentistici associati, di risolvere il problema che gli causava un acuto dolore, non ottenendo alcun riscontro. «Mi era stato otturato un dente un mese fa - racconta il ventitreenne lozzese - e nei giorni di Natale ho iniziato ad avvertire un dolore sempre più forte proprio al dente in questione. Ho chiamato lo studio dentistico dove mi avevano curato, ma erano in ferie. Ho cercato altri dentisti in zona, ma nessuno era in servizio. Sono andato al pronto soccorso, dove mi hanno fatto una radiografia, che doveva essere esaminata con urgenza da un medico dentista, e prescritto delle cure antibiotiche. E qui è iniziata  la mia ricerca vana di un dentista che leggesse la lastra e mi dicesse quale intervento fare per una cura efficace del dente malato. Nessuno mi ha risposto. Tutti in ferie, con la segreteria telefonica che rispondeva di richiamare dopo il 6 gennaio. Mi chiedo come sia possibile che in tutto il Cadore e anche in altre parti della provincia, durante le feste di fine anno non ci siano dentisti reperibili. Il servizio sanitario pubblico non dispone di medici odontoiatri, e anche questa mi sembra una carenza molto grave, soprattutto nei confronti di chi non disponga di risorse finanziarie per pagare gli interventi privati dei dentisti». Oltre al dolore anche l'arrabbiatura per un disservizio che potrebbe essere evitato con le indicazioni di reperibilità, come accade per le farmacie di turno o per altre emergenze che devono risolvere le difficoltà dei cittadini. Per il giovane cadorino il problema della cura dentaria si risolverà in questi giorni, dopo la riapertura dello studio, ma la sua segnalazione vuole essere un invito all'associazione di categoria, così come alle autorità sanitarie, a non far subire ai malati la carenza di servizi in periodi dell'anno critici come quelli delle festività.