Ha acceso il generatore all’interno del garage chiuso per la temporanea assenza di luce che si è verificata ieri a Pralolan e ha rischiato di morire. Paura ieri sera intorno alle 19 per un 65enne di Limana che è stato trovato svenuto nello spazio ristretto pieno di fumo, dalla figlia, che lo ha salvato. L’uomo, è stato subito soccorso e portato in gravi condizioni all’ospedale di Belluno. Ieri in serata si stava valutando l’eventuale trasferimento a Mestre per il trattamento nella camera iperbarica. Soccorsa in via precauzionale anche la madre che vive al piano di sopra.
Mancavano pochi minuti alle 19 quando è arrivata la richiesta di aiuto al 118 e ai vigili del fuoco che sono intervenuti da Belluno. La segnalazione è arrivata per un uomo incosciente nel garage della casa di via Pralolan al civico 9, e per qualche attimo si è temuto il peggio. In realtà, all’arrivo dei sanitari, è emerso che il 65enne era solo svenuto e si è subito ripreso, anche grazie ai soccorsi della figlia. È stato portato d’urgenza all’ospedale San Martino di Belluno dove è stato affidato ai medici del pronto soccorso. L’avvelenamento da monossido di carbonio avviene in maniera subdola. I sanitari stavano quindi analizzando la concentrazione nel sangue del velenoso gas per poi decidere l’eventuale trasferimento in camera iperbarica.
I pompieri sono rimasti sul posto per bonificare l’area e mettere in sicurezza la zona e hanno misurato la presenza del pericoloso gas che era altissima. Era presente anche la piano di sopra, dove vive la madre dell’uomo. A quel punto è stata chiamata l’ambulanza per i soccorsi della donna, che però non aveva sintomi evidenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Mancavano pochi minuti alle 19 quando è arrivata la richiesta di aiuto al 118 e ai vigili del fuoco che sono intervenuti da Belluno. La segnalazione è arrivata per un uomo incosciente nel garage della casa di via Pralolan al civico 9, e per qualche attimo si è temuto il peggio. In realtà, all’arrivo dei sanitari, è emerso che il 65enne era solo svenuto e si è subito ripreso, anche grazie ai soccorsi della figlia. È stato portato d’urgenza all’ospedale San Martino di Belluno dove è stato affidato ai medici del pronto soccorso. L’avvelenamento da monossido di carbonio avviene in maniera subdola. I sanitari stavano quindi analizzando la concentrazione nel sangue del velenoso gas per poi decidere l’eventuale trasferimento in camera iperbarica.
I pompieri sono rimasti sul posto per bonificare l’area e mettere in sicurezza la zona e hanno misurato la presenza del pericoloso gas che era altissima. Era presente anche la piano di sopra, dove vive la madre dell’uomo. A quel punto è stata chiamata l’ambulanza per i soccorsi della donna, che però non aveva sintomi evidenti.