Ladri acrobati scatenati: cinque case nel mirino, svaligiate

Domenica 27 Gennaio 2019 di Olivia Bonetti
Ladri acrobati scatenati: cinque case nel mirino, svaligiate
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PONTE/LONGARONE - Nuovo raid di furti. Puntuali, come il fine settimana, i ladri sono tornati in provincia per la solita razzìa. Venerdì sera nel giro di un paio d'ore i malviventi hanno messo a segno 5 furti nelle case tra Ponte, Castellavazzo, Longarone e Ospitale. Indagano i carabinieri, intervenuti con le pattuglie di Puos e Zoldo. Erano le 19.20 di venerdì quando un'imprenditrice, titolare di un negozio a Ponte, è rientrata nel suo appartamento in viale Cadore, 29. Appena ha aperto la porta si è accorta della sgradita visita: erano passati i ladri e avevano fatto tutto in tempi record, tra le 17.20 e le 18.40. Da quanto ricostruito i ladri sono saliti fino al piano rialzato della palazzina, forse arrampicandosi sulle grondaie o usando un furgone come base da dove salire. Lì  hanno forzato la finestra, danneggiando gli infissi. Una volta all'interno hanno messo tutto a soqquadro per cercare oggetti di valore o soldi e sono fuggiti prima dell'arrivo della proprietaria. Ma prima sono passati anche nell'appartamento vicino dove hanno messo in atto lo stesso copione ai danni di un uomo residente nella palazzina, che al momento del furto non era in casa. Non si conosce il bottino racimolato nei due furti.
IL RAIDI ladri si sono spostati poi a Castelavazzo e a Longarone, dove già nelle scorse settimane avevano fatto razzìa e infine hanno messo a segno un'intrusione anche a Ospitale di Cadore. Superlavoro per i carabinieri, che hanno impegnato due pattuglie per far fronte a tutti i sopralluoghi.
IL SINDACOI due primi cittadini, Paolo Vendramini e Roberto Padrin, affermano di non essere stati informati e di non sapere nulla dei furti accaduti nei loro territori. Forse i carabinieri non hanno ancora preso contatti con gli agenti della polizia locale per la visione della videosorveglianza. Entrambi i comuni, infatti, possono contare su una videosorveglianza capillare. «Ci auguriamo - dice il sindaco Vendramini - che anche questi autori con il sistema di videosorveglianza che abbiamo ad alta definizione, con 40 telecamere e 4 punti rileva-targhe, vengano individuati e fermati».
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