Esproprio odissea: pagato a 60 anni dalle Olimpiadi galeotte

Lunedì 8 Maggio 2017
Esproprio odissea: pagato a 60 anni dalle Olimpiadi galeotte
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CORTINA - Il Comune occupò i terreni dei cittadini per ampliare la strada in vista delle Olimpiadi invernali del 1956, ma non pagò mai alcun indennizzo. Anzi, non fu mai concluso neanche il procedimento per espropriarlo. Uno dei proprietari, erede di chi era stato interessato dall'esproprio, dopo anni, fa causa al Comune e la vince. Non è andata proprio come chiedeva: voleva un risarcimento dell'occupazione abusiva dal 1952 per quasi un milione di euro. In realtà, la causa iniziata nel 2011, si è chiusa con un indennizzo molto inferiore: il Comune dovrà pagargli 31mila euro, per l'illegittima occupazione.

È solo a quella data infatti la certezza dell'occupazione, come conferma un documento chiave. In realtà tutto nasce nei primi anni 50  (secondo il proprietario nel 1952). Il Comune vuole allargare la strada Via delle Guide Alpine per preparasi alle Olimpiadi invernali del 1956 e occupa alcuni terreni vicini. Tra questi anche 100 metri quadrati del cittadino in località Sotto le Rive: una striscia di terreno posta a nord di via delle Guide Alpine, di una larghezza che varia tra l'uno e i due metri per una estensione di 60 metri. Ma non paga mai quanto acquisito. Lo dimostrerebbe anche il documento, portato nella causa civile che si è svolta in questi anni in Tribunale a Belluno: è il verbale di trattative per l'acquisizione dei terreni occupati datato anni 50. «Da esso - dice il giudice Angela Feletto nella sentenza - emerge che l'occupazione dei terreni privati per l'allargamento della strada era già avvenuta tempo prima, ma non vi è una data certa».

 
Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 15:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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