La ricca eredità dell'ex-pompiere: Egidio oltre alla casa lascia al Comune 250mila euro

Lunedì 9 Gennaio 2023 di Giuditta Bolzonello
Il benefattore Egidio Chiamulera

VALLE DI CADORE - Ad aprile saranno passati tre anni dalla scomparsa di Egidio Chiamulera ed è di fine anno la notizia che, oltre ai beni immobili, l'ex pompiere ha lasciato nell'eredità al suo comune, Valle di Cadore, anche un tesoretto: 250 mila euro. Si tratta di buoni con i quali l'uomo aveva investito i suoi risparmi e che ora sono nella disponibilità del bilancio comunale tanto che sono inseriti nel previsionale del documento unico di programmazione approvato dall'ultimo consiglio comunale, «decideremo insieme come utilizzarli al meglio» ha detto il sindaco Marianna Hofer illustrando il punto.

CITTADINO MODELLO
Egidio, cittadino modello sempre attento alla comunità, ha fatto un grande regalo alla sua gente tanto che l'amministrazione ha già detto di volerlo ricordare, nei modi più opportuni, per la gratitudine dimostrata.

Che il Comune fosse beneficiario dell'eredità di Egidio Chiamulera lo si era saputo a poche settimane dalla morte, era aprile 2020, anche in quell'occasione la questione era passata in consiglio comunale, serve un passaggio pubblico della pratica per avviare l'iter con il notaio. In eredità l'abitazione dove viveva, ma anche altri beni che facevano parte del lascito fermo restando che l'amministrazione era stata chiamata a seguire Anna la sorella di Egidio che era ospite della casa di riposo a Pieve e che poco dopo è mancata.

LA VITA CON LA SORELLA
I due fratelli vivevano assieme fino a quando la donna ha potuto restare in casa, quando sono venute meno le condizioni non è rimasta che la struttura per anziani dove Egidio l'andava a trovare tutti i giorni fino a quando le restrizioni della pandemia glielo avevano impedito, una situazione che lo aveva profondamente addolorato. Chiamulera aveva 83 anni ed era conosciuto ed amato, era stato vigile del fuoco per 33 anni, capo distaccamento e vice capo reparto a Pieve, smessa la divisa non mancava di partecipare alle ricorrenze e di far visita ai colleghi.

TRA I PRIMI SUL VAJONT
Lui è stato il primo, con i colleghi pompieri cadorini, ad arrivare sulla tragedia del Vajont la sera del 9 ottobre 1963. Un fardello pesante che segnò profondamente la sua vita, tra quei 2mila morti travolti e uccisi dall'onda schizzata fuori dalla diga sotto la spinta della frana scesa dal Toc.
Nel consiglio comunale di fine anno è stato anche annunciato un sostegno importante, 180 mila euro, per l'asilo, scuola per l'infanzia Maria Ausiliatrice, che ha bisogno di interventi strutturali tanto che si ragiona su una struttura nuova. Il sindaco ha detto della richiesta delle religiose che lo gestiscono da sempre per la disponibilità di un'area dove edificare un edificio consono alle moderne necessità, «mi stuzzica l'idea di un plesso scolastico unito» ha detto la Hofer. Ci sarebbero tre zone utili allo scopo, ma andranno fatte le valutazioni del caso prima di procedere.

 

Ultimo aggiornamento: 19:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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