Impianto sciistico bocciato: Sovrintendenza nel mirino

Lunedì 18 Marzo 2019 di Lucio Eicher Clere
Impianto sciistico bocciato: Sovrintendenza nel mirino
COMELICO SUPERIORE - Sul collegamento sciistico tra Comelico e Pusteria è scontro aperto tra la Regione Veneto e la Sovrintendenza. A prendere un posizione esplicita contro l'organismo che ha il compito, da parte del Ministero dei Beni culturali, della tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, è l'assessore all'ambiente e alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin, che giovedì prossimo avrà un incontro con il sindaco di Comelico Superiore, Marco Staunovo Polacco, dove si farà il punto sulla situazione del progetto di collegamento impiantistico tra Padola e Passo Monte Croce. Era stato proprio il sindaco Staunovo Polacco, in un incontro pubblico nella sala polifunzionale di Dosoledo, ad attaccare la Sovrintendenza per le contraddizioni, i cambi di parere, i dinieghi definitivi al progetto, che avrebbe invece tutti gli altri pareri favorevoli ormai da alcuni anni. Bottacin riprende le critiche del sindaco e le amplifica. «Purtroppo, per quanto riguarda il via dei lavori all'impianto sciistico Comelico-Pusteria ci troviamo di fronte all'ultimo ostacolo, rappresentato dal potere di veto della Sovrintendenza, un ente per  molti aspetti ormai assolutamente da riformare. Anche su questa partita stiamo lavorando affinché tali strutture, ora in capo al Ministero dei Beni Culturali, con l'autonomia possano essere regionalizzate in una visione più collegata al territorio oltreché riformate nelle potestà decisionali, limitandone le decisioni unilaterali ormai paradossalmente inconcepibili in uno stato democratico».
MEDIAZIONI ROMANELa richiesta di un intervento da parte del Ministero dei Beni Culturali, il cui ministro Bonisoli è del Movimento 5 Stelle, è stata avanzata dal Comune di Comelico Superiore e sostenuta in particolare dal deputato bellunese Federico D'Incà. Ora anche Bottacin ribadisce la necessità di un intervento del Ministero per superare il diniego della Soprintendenza ad un'opera che la gente di Comelico Superiore attende da anni, e che il comprensorio di Sesto vede con favore. «Per il collegamento del Comelico - rimarca l'assessore regionale - siamo assolutamente al fianco del territorio per sensibilizzare il Ministero affinché si giunga a una chiusura positiva della pratica burocratica. È indegno che si parli di rivitalizzare la montagna e poi, di fronte a una popolazione al cento per cento schierata a favore dello sviluppo, ci si fermi per dei cavilli o per le proteste di qualche gruppo di ambientalisti fuori dal tempo, che a causa delle loro visioni spesso radicali si dimostrano nella realtà i peggiori nemici dell'ambiente». L'attesa per un intervento del Ministero dei Beni Culturali per sbloccare l'iter del progetto Padola-Monte Croce è molto viva in tutto il comprensorio comelian-pusterese. Se, come promesso dagli ambienti ministeriali, la risposta dovesse arrivare a breve, i tempi per l'avvio del progetto esecutivo e l'inizio dei lavori per la costruzione della funivia Valgrande-Collesei potrebbero essere attuabili entro quest'anno.
Lucio Eicher Clere 
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