Processato per violenza sessuale, la moglie testimonia: «È impotente»

Venerdì 22 Marzo 2019
Processato per violenza sessuale, la moglie testimonia: «È impotente»
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PEDAVENA - «Mio marito non può compiere atti sessuali, per le pastiglie che prende». Ieri in Tribunale a Belluno, di fronte al gup Enrica Marson, ha parlato la moglie del 78enne accusato di violenza sessuale dalla vicina di casa. L'uomo, L.C., originario di Treviso, assistito dall'avvocato Gianmarco Tosetto di Verona ha scelto il rito abbreviato. Il giudizio con lo sconto è stato condizionato alla deposizione di due testimoni che sono stati sentiti ieri. Oltre alla moglie ha parlato un teste chiamato a prova contraria dalla parte civile, la 49enne vicina di casa, che è costituita nel processo con l'avvocato Stefano Bettiol. Ha parlato l'amica che quel giorno, il 9 ottobre 2017, chiamò i carabinieri vedendo la donna sotto choc dopo i presunti abusi.
 
«Te la fai con tutti i vecchi, puoi venire anche con me put...», le avrebbe detto il 78enne, che si sarebbe invaghito della vicina 49enne e ci avrebbe provato pesantemente. È chiamato a rispondere di violenza sessuale, minaccia e violazione di domicilio. I fatti avvennero a Pedavena, nel garage della vicina, dove l'uomo, quasi come impazzito, le si sarebbe parato davanti pronunciando quella frase. La donna ovviamente lo cacciò, ma lui la sera ci riprovò. Erano le 19.45 dello stesso giorno e tornò sul luogo del delitto. Questa volta la donna era appena rientrata in auto dopo aver fatto la spesa e stava estraendo le buste con gli alimentari dal baule dell'auto. Un'occasione propizia per il vicino maniaco che le piombò addosso mentre lei era di spalle china sul baule. Avrebbe premuto il proprio bacino e il proprio membro sulle natiche della donna, immobilizzandola e, nella foga, strappandole addirittura un orecchino.
Ultimo aggiornamento: 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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