Melania in Africa sorridente e naturale. Ma Trump non approva

Venerdì 5 Ottobre 2018 di Anna Guaita
Melania in Africa sorridente e naturale. Ma Trump non approva

NEW YORK – Sorridente, rilassata, perfino loquace. Una Melania Trump che gli americani molto raramente vedono. Invece, in Africa, la first lady sembra un’altra persona. Ridacchiando maligni, alcuni critici del presidente constatano che 5 mila miglia di distanza dal marito sono servite a portare alla luce «l’altro aspetto della first lady, quello gioioso».

LEGGI ANCHE «Trump non si è fatto da solo: ereditò 413 milioni grazie alle frodi fiscali».

Aperta un'inchiesta
 

Nel suo primo viaggio in Africa, da sola, Melania è sembrata effettivamente diversa. A parte il fatto che l’abbiamo vista indossare comode scarpe basse, pantaloni e giacche semplici, invece che i soliti tacchi a spillo, l’abbiamo anche vista interagire con una naturalezza che non le conoscevamo. E soprattutto con i bambini e le giovani mamme, ha tirato fuori parole e sorrisi calorosi.

Lasciatasi alle spalle il mondo turbolento di Washington, dove il marito sta lottando per fare approvare il suo candidato prescelto per la Corte Suprema, Melania sta visitando quattro Paesi – Ghana, Malawi, Kenya ed Egitto – e, guarda caso, sono proprio Paesi ai quali suo marito vorrebbe tagliare i fondi di assistenza.

Il viaggio è stato preparato dalla first lady stessa, con l’auto del suo personale. Pare che la West Wing sia stata interpellata solo a decisioni raggiunte. Probabilmente infatti Trump non avrebbe sorriso all’idea che la moglie andasse a visitare e a lodare certe istituzioni di assistenza finanziate dagli Usa, alle quali lui intende tagliare drasticamente i fondi.

In Malawi, Melania Trump ha visitato una scuola elementare, dove i bambini le hanno cantato canzoni in inglese. La first lady aveva portato con sé regali per i bambini e le maestre, e alla fine della visita ha detto che si era trattato di «una esperienza stupenda». Eppure nel suo bilancio, Trump vorrebbe tagliare del 30 per cento gli aiuti per l’istruzione elementare al Malawi, dove la povertà è tale che solo una minoranza dei bambini riesce a frequentare le scuole elementari.

Nel Ghana, Melania ha fatto visita a una clinica dove i neonati vengono pesati e seguiti nei primi mesi di vita. Ha portato piccoli regali per i piccoli e le loro madri, ne ha presi in braccio alcuni, con estrema tenerezza. Eppure anche questa clinica potrebbe scomparire, se Trump otterrà di tagliare i fondi di aiuto all’Africa Development Fund.

Il viaggio della first lady è passato anche della celle del Ghana dove venivano tenuti gli schiavi in partenza per l’America. Turbata, ha poi detto che «tutti dovrebbero vedere cosa è successo tanti anni fa…. Una vera tragedia».

Che Melania sia spesso in disaccordo con il marito non è un mistero. La first lady tuttavia preferisce manifestare il suo dissenso in modo quieto, raramente attirando l’attenzione dei media. Ma già partendo da Washington, il primo ottobre, ha subito espresso la sua personalità, chiedendo allo stewart dell’Air Force One di metterle il canale Cnn, invece della Fox preferita dal marito.

Il punto che tutti si chiedono è se queste evidenti affermazioni antitrumpiane in Africa avranno una ricaduta o no. L’ex ambasciatore Usa all’Unione Africana, Reuben Brigety, ricorda che Trump ha offeso il continente quando ha usato termini denigratori per descriverne la povertà. Inoltre l’antipatia di Trump per la gente afro-americana non è certo un mistero. Per Brigety, questo comportamento è miope, in quanto gli Usa «stanno lasciando alla Cina spazio libero per allargare la propria influenza». La speranza però è che tornando a casa Melania possa convincere il marito a rinunciare ai drastici tagli negli aiuti, e assumere una politica più amichevole verso il continente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA