La scienza dice che le razze non esistono, ma prosperano i razzisti, vecchi e nuovi

Venerdì 7 Settembre 2018
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Egregio direttore,
pochi giorni fa è scomparso il genetista famoso per aver annullato con i suoi studi (aggiungo politicamente corretti) il concetto di razza. Come uomo qualsiasi mi chiedo:in tutto il regno animale esistono le varie razze, possibile che solo la specie umana ne sia un'eccezione? Morfologicamente mi pare evidente la differenza tra le diverse popolazioni. Come sportivo inoltre rilevo come ad alti livelli agonistici prevalga sempre una etnia (razza suona male) in base alle diverse discipline: nelle maratone gli africani (ma non tutti, specie etiopi, eritrei...), nell'atletica i neri nord americani, nel nuoto i bianchi occidentali etc. Infine come medico rilevo come certe patologie prevalgano in alcune popolazioni e non in altre. Ed a chi sostiene giustamente che il DNA umano è quasi uguale in tutti noi, rispondo che anche le scimmie antropomorfe hanno una comunanza genetica con noi del 97-98%, ma ciò non significa che siamo uguali! Ciò significa che anche dal punto di vista fisiologico non siamo perfettamente uguali. Per concludere, le razze umane esistono, com'è nella logica evolutiva darwiniana di tutti gli esseri viventi; se tuttavia si vuole cambiare termine per smarcarsi dalle abominevoli leggi razziali del 38, si può utilizzare il sinonimo etnia ma il concetto non cambia.

Roberto Bianchini
Treviso



Caro lettore,
la gentica ha stabilito che il termine razza non è scientifico perché gli uomini, nella loro evoluzione, non sono stati isolati geograficamente abbastanza a lungo da creare varietà genetiche distinte. Non ho certamente argomenti scientifici per contestare queste conclusioni a cui dopo anni di ricerche sono giunti gli studiosi e, in primis, Luca Cavalli-Sforza. Ma non mi interessa neppure. È del tutto evidente, per le ragioni che lei ricorda ma anche per molte altre, che anche se non appartengono tutti geneticamente alla stessa razza, gli esseri umani non sono tra loro uguali. Le differenze (etniche, culturali etc) ci sono e non sono un disvalore. Basta che nessuno cerchi di imporre le proprie sugli altri e basta che nessuno pretenda di cancellare le differenze in nome di uno errato concetto di egualitarismo. Perché se le razze non esistono i razzisti, vecchi e nuovi, continuano invece a prosperare.
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