Un lettore scrive a Salvini: caro Matteo ma ti conviene davvero governare con i M5s?

Venerdì 20 Luglio 2018
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Caro Direttore,
le chiedo di pubblicare questa lettera aperta a Matteo Salvini.
Caro Matteo, da tuo simpatizzante vorrei chiederti e riflettere su alcuni argomenti. Riguardo alla Flat Tax mi sembra che il tuo alleato governativo ti stia ostacolando non poco, a favore di un reddito di cittadinanza che non ti appartiene. Riguardo ai problemi sull'immigrazione che tu ti sei preso l'onere di affrontare, da parte dei ministri 5 stelle emergono solo ostacoli, diffidenze e forse boicotaggi nei tuoi confronti, mentre tu sei quotidianamente nella gogna mediatica dell'informazione e non solo Riguardo il problema giustizia, e la farsa del sequestro fondi alla Lega, sia da Conte, che da Bonafede (ministro della Giustizia) non ho visto posizioni almeno dubbiose su quanto avviene. Non parliamo poi sul problema Legittima Difesa sulla quale Bonafede prende posizione in netto contrasto con le proposte Lega e Centro Destra contenute nei programmi elettorali. Vedi, Matteo, non basta crescere nel consenso se poi non riesci a tradurlo in forza governativa, pertanto mi sorge spontaneo domandarmi: in questa posizione come farai a continuare a governare con questo alleato. Se non cambieranno gli equilibri due sono le strade: rimanere in questo Governo ma sottomesso o pensare di far saltare il banco (gli elettori di centro destra ti capirebbero) e avviarsi verso nuove elezioni secondo me premianti nei tuoi confronti e dei tuoi alleati naturali che ti hanno portato dove stai adesso.

Giuseppe Cagnin
Padova

Caro lettore,
le sue riflessioni fotografano le difficoltà con cui devono fare i conti, dopo una breve luna di miele, i due alleati dell'anomala alleanza che regge le sorti del Paese. Lega e M5s hanno sempre spiegato che il loro è un patto di governo sui contenuti. Siamo di fronte a due forze politiche diverse e per certi aspetti antitetiche, che hanno deciso di percorrere un tratto di strada insieme sulla base di un contratto di governo. Ma è proprio su alcuni punti, certamente non secondari, di questo contratto che stanno emergendo incomprensioni, differenze e divergenze. E, si badi bene, non si è ancora entrati nel vivo della partita economica, la più delicata e complessa. Tra alleati di governo è normale che esista una dialettica anche serrata. Si tratta di capire se questa dialettica riuscirà a mantenersi nell'alveo della coalizione di governo o sia destinata, presto o tardi, ad esondare.
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