Non è strano che Conte si voglia allontanare dal M5s. Il movimento non ha più una parvenza di linea politica

Venerdì 3 Gennaio 2020
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Caro Direttore,
buon anno a Lei ed a tutta la squadra del Gazzettino. Il 2020 è iniziato molto bene, almeno qui da noi in Veneto, in quanto spende un bel sole. Dal punto di vista del diritto invece è iniziato nel peggiore dei modi, perché il ministro della giustizia non ha voluto sentire ragioni sulle modifiche proposte in merito ai tempi della prescrizione dei processi. Questo modo di fare politica mi rattrista e mi disgusta, perché è frutto di un odio sociale che passa al di sopra di fondamentali diritti di noi cittadini. Il nostro Presidente del consiglio aveva garantito, mettendoci la faccia, che questa modifica doveva essere esecutiva con la norma che avrebbe dovuto definire la durata certa dei processi. Invece niente, e questo mi fa porre una domanda. Ma quante facce ha Conte? Dal momento che le ha messe su tanti altri problemi tutt'ora irrisolti? (Ilva, Terremotati, rimborsi dei truffati dalle banche, riduzione del numero degli onorevoli, Renzo solo per citarne alcuni). Poveri noi e povera la nostra Italia.

Renzo Turato
Padova



Caro lettore,
quante facce abbia Conte non lo so. Temo che non lo sappia con certezza neppure lui. È diventato premier quasi senza saperlo, certamente senza averlo previsto e ora mi pare di capire si sia particolarmente affezionato al ruolo e non intenda lasciarlo tanto facilmente. Anche a costo di cambiare nuovamente maggioranza. Faccio però fatica ad attribuirgli tutte quelle responsabilità che lei elenca. Non mi fraintenda: ovviamente come presidente del Consiglio ha l'onere di tener fede agli impegni che il governo che dirige si è assunto. Ma con i partner di governo che si ritrova credo sia davvero complicato per chiunque mantenere la rotta. Ammesso che riesca a trovarne e indicarne una. In particolare la crisi profonda che sta vivendo M5s è una bomba a orologeria che può deflagrare da un momento all'altro facendo saltare i governo e con lui anche Conte. M5s è dilaniato dalle divisioni e dai personalismi. La vicenda delle dimissioni del ministro Fioramonti è stata un'eloquente dimostrazione del caos che regna dentro i 5 stelle. Il movimento non ha neppure più una parvenza di linea politica, si aggrappa ad alcune provvedimenti bandiera, come appunto la cancellazione della prescrizione, che avranno come unico risultato quello di ridurre le garanzie liberali del nostro Paese e allontanare ancora di più gli investitori esteri dall'Italia. Che in una situazione del genere Conte abbia meditato di staccarsi definitivamente da M5s e di crearsi un suo partito non è così strano. Ma anche questo è un segnale dell'estrema fragilità del momento politico che stiamo vivendo e che non ci fa essere molto ottimisti sul nostro prossimo futuro. In ogni caso, buon anno a tutti.
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