Dovrebbe essere interesse di tutti fare pulizia a Eraclea. Ma la sensazione è che in paese dia fastidio a qualcuno

Domenica 10 Marzo 2019
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Caro direttore,
mi hanno stupito le affermazioni del signor Lino Tosetto del 7 marzo u.s. contenute nella lettera al Gazzettino a proposito dei recenti fatti di Eraclea, che hanno portato a 51 arresti e diversi indagati tra cui il Sindaco e il vicesindaco. Posso assicurargli, operando nel sindacato da molti anni, che non vi è stata alcuna strumentalizzazione da parte dei sindacati confederali dei pensionati che hanno promosso la manifestazione del 28 febbraio scorso. I sindacati dei pensionati da molti anni svolgono molteplici iniziative di sensibilizzazione, specie verso le giovani generazioni, sul problema delle Mafie. Dobbiamo essere loro grati per essersi mobilitati subito, perchè qui è in gioco qualcosa di molto più grande dei destini dell’attuale Amministrazione di Eraclea. Si tratta del futuro dei nostri figli e nipoti che hanno il diritto di crescere e vivere in un Paese sano dove non c’è posto per la sopraffazione e l’illegalità. Dobbiamo ribadire con forza fiducia nella magistratura e nella Giustizia, evitando gogne mediatiche e sentenze anticipate, ma anche consapevoli che se, come si dice, tre indizi fanno una prova, anni di indagini e 51 arresti sono sufficienti per mobilitarsi e alzare la testa.


Fabrizio Maritan
Eraclea (Venezia)

Caro lettore,
le sentenze le emettono i tribunali e tutti sono innocenti fino a prova contraria.
Nessuno deve quindi sostituirsi agli inquirenti e alle forze dell’ordine, ma ciascuno è chiamato come cittadino a fare la sua parte, nelle modalità che considera più opportune. I fatti però non possono essere ignorati: ciò che la poderosa inchiesta sulla presenza dei casalesi a Eraclea e nel litorale veneziano ha fatto emergere, è una realtà che ricorda da vicino dinamiche, relazioni e omertà da territori di camorra più che da operoso e virtuoso Nordest. Di fronte a ciò dovrebbe essere interesse di tutti, e in primo luogo di chi in quelle zone vive, che si faccia pulizia e venga alla luce quel sistema criminale e delittuoso che si è ramificato in questi territori. Purtroppo la sensazione, speriamo sbagliata, è che una parte della popolazione abbia vissuto e viva con fastidio l’inchiesta della magistratura che ha messo a nudo il ruolo e il peso acquisito nel corso degli anni dal clan Donadio a Eraclea e non solo. Ecco è questa sensazione che andrebbe spazzata via.
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