Roma, bagno nella Fontana di Trevi, le due turiste australiane denunciate: «Ma perché è vietato tuffarsi?»

Multa di 450 euro ciascuna e Daspo (l'allontanamento coatto da Roma)

Martedì 12 Settembre 2023 di Francesco Pacifico
Roma, bagno nella Fontana di Trevi, le due turiste australiane denunciate: «Ma perché è vietato tuffarsi?»

Una nuotata in piena notte, come Anita Ekberg nella Dolce Vita, per festeggiare il compleanno. Chiaramente incuranti di arrecare l'ennesimo oltraggio alla Fontana di Trevi.

Intorno alle 23.30 di domenica sera, due ragazze e un ragazzo australiani - completamente vestiti e sbronzi - si sono tuffati nella più famosa fontana italiana. Di più, non contenti, tra una bracciata a stile libero e un'altra a dorso, si sono fatti anche un po' di vasche, come se stessero sguazzando in una piscina pubblica.

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UBRIACHI

Come detto, i tre erano completamente ubriachi dopo aver girato per i locali del Centro per bere e festeggiare il compleanno di uno di loro. E mentre si agitavano nell'acqua, si sono pure messi a sghignazzare davanti ai tanti turisti accorsi per vedere il monumento. I quali, rispettando le regole minime di decoro, erano inorriditi dall'ennesimo spettacolo di degrado della Capitale.
Sì, perché stando a quanto si raccontava ieri sui social, i tre australiani - indisturbati - si sono prima avvicinati al bordo della fontana, quindi si sono tuffati senza che nessuno li fermasse. Tutta la scena è stata ripresa da alcuni avventori in un video, poi pubblicato ieri mattina dalla pagina Welcome to Favelas.
Nella serata di domenica, nella piazza che dà su Fontana di Trevi, c'erano due pattuglie della polizia municipale con quattro agenti. Che a quell'ora, con l'orda di turisti e di venditori ambulanti, devono contemporaneamente evitare che si verifichino furti, sanzionare ed allontanare gli ambulanti stessi, impedire che qualcuno rubi le monete gettate nella fontana come rito benaugurante e, non ultimo, controllare che nessuno arrechi danno ai marmi del monumento progettato dall'architetto Nicola Salvi e realizzato dallo sculture Pietro Bracci. Ma, a quanto pare, gli agenti non sono riusciti a intervenire in tempo ed evitare l'ennesimo oltraggio a questo capolavoro del tardo Barocco.

 


Domenica sera Fontana Trevi era stracolma di gente e gli uomini della polizia locale - un po' per la visuale coperta dalla folla, un po' perché in quel momento si erano collocati ai bordi della piazza - si sarebbero accorti di quanto stava accadendo, soltanto quando i tre australiani stavano sguazzando placidamente tra i pregiati marmi del '700. I vigili si sarebbero anche fiondati per intervenire, ma la calca ha però rallentato la loro corsa. Fatto sta che quando sono arrivati davanti alla vasca, il ragazzo era appena uscito dall'acqua e gli agenti hanno subito intimato alle due donne di fare altrettanto immediatamente.
Proprio questa dinamica - che ha visto il giovane non colto in flagrante - ha spinto i pizzardoni a poter identificare, sanzionare con una multa di 450 euro ciascuna e emettere loro un Daspo (l'allontanamento coatto da Roma), soltanto le due ragazze.
Le australiane, entrambe 28enni, una volta fermate e completamente ubriache, avrebbero soltanto biascicato: «Ma perché è vietato fare il bagno nella fontana? Ma davvero? Ma come è possibile?». E si sarebbero dette anche sorprese di dover pagare ben 450 euro «per un semplice tuffo».
Sui social sono piovute non poche critiche ai vigili. Difende i colleghi Marco Milano, segretario del Sulpl: «Ormai, secondo qualcuno, dobbiamo fare anche i bagnini. Ma la domanda è: in una Roma che vede i morti da incidenti stradali in costante aumento, scippi e pestaggi in pieno giorno e in periferie abbandonate, davvero a un corpo mancante di 3000 agenti si continua a chiedere anche questo?»

Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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