L'invidia e la gelosia sarebbero all'origine dell'omicidio di Harry Uzoka, modello 25enne per aziende top come Dior, Everlane, Zara e Mercedes. Il giovane è stato ucciso all'inizio dell'anno a Londra durante una rissa e in questi giorni è iniziato il processo che ha come imputato il collega e rivale George Koh, in competizione con lui nella carriera e per una donna.
Prima di essere ucciso a coltellate in una via di Londra, Uzoka stava vivendo un momento d'oro nella sua carriera e sui social network documentava set e servizi fotografici. Oltre a Koh, modello per Louis Vuitton, Kenzo e Paul Smith, è stato arrestato anche l'amico Jonathan Okigbo, 23 anni.
Koh e Okigbo, entrambi provenienti da Camden, a nord di Londra, negano l'omicidio e parlano di legittima difesa. I testimoni hanno raccontato di una rissa, che sarebbe scoppiata dopo che Koh avrebbe ammesso di aver fatto sesso con la fidanzata di Uzoka, Ruby Campbell, come riporta l'Independent.
A quel punto sarebbe stata organizzata su Instagram e Whatsapp una vera e propria resa dei conti alla quale avrebbe partecipato anche un amico della vittima. Entrambi sarebbero stati aggrediti con i coltelli. A Uzoka, infine, è stata inferta la pugnalata fatale al cuore.
Secondo Koh, Uzoka era una persona senza scrupoli e lo avrebbe spinto ad agire per legittima difesa. Dopo l'omicidio gli assassini avrebbero tentato di far perdere le loro tracce e di cambiare numero di telefono per poi consegnarsi alla polizia tre giorni dopo.
Ultimo aggiornamento: 20:51
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Koh e Okigbo, entrambi provenienti da Camden, a nord di Londra, negano l'omicidio e parlano di legittima difesa. I testimoni hanno raccontato di una rissa, che sarebbe scoppiata dopo che Koh avrebbe ammesso di aver fatto sesso con la fidanzata di Uzoka, Ruby Campbell, come riporta l'Independent.
A quel punto sarebbe stata organizzata su Instagram e Whatsapp una vera e propria resa dei conti alla quale avrebbe partecipato anche un amico della vittima. Entrambi sarebbero stati aggrediti con i coltelli. A Uzoka, infine, è stata inferta la pugnalata fatale al cuore.
Secondo Koh, Uzoka era una persona senza scrupoli e lo avrebbe spinto ad agire per legittima difesa. Dopo l'omicidio gli assassini avrebbero tentato di far perdere le loro tracce e di cambiare numero di telefono per poi consegnarsi alla polizia tre giorni dopo.