Christian Sodano e le minacce nei messaggi a Desyrée: «Faccio del male alla tua famiglia e mi uccido»

Oltre alle parole pronunciate sono al vaglio i messaggi e i profili social. Aver sparato alla madre e alla sorella, ma non alla ex fidanzata pur avendone la possibilità come da lui stesso ammesso, sembra indicare la volontà di infliggere una sofferenza addirittura peggiore della morte

Sabato 17 Febbraio 2024 di Marco Cusumano
Christian Sodano e le minacce nei messaggi a Desyrée: «Faccio del male alla tua famiglia e mi uccido»

Ha deciso di "punire" Desyrée facendo del male alle persone a lei più vicine, la madre e la sorella. Gli investigatori sospettano che le intenzioni di Christian Sodano siano maturate nel tempo, anche perché la stessa Desyrée ha riferito di aver ricevuto in passato delle minacce da Sodano durante gli innumerevoli litigi che hanno minato la loro fragile relazione.

Sodano non voleva essere lasciato e le minacce di ritorsioni erano state frequenti. Soprattutto diceva che si sarebbe suicidato, perché «non poteva vivere senza di lei», ma in alcune occasioni era andato ben oltre minacciando anche la famiglia della ragazza.

Oltre alle parole pronunciate dal finanziere, riferite soprattutto da Desirée, sono al vaglio alcuni messaggi dal contenuto esplicito. 

I messaggi di Christian Sodano

Forse Sodano aveva in mente da tempo di colpire la famiglia di Desirée? Su questo aspetto stanno lavorando gli investigatori della Squadra Mobile di Latina, guidati da Mattia Falso. Anche l'azione di Sodano porta verso questa ipotesi: aver sparato alla madre e alla sorella, ma non alla ex fidanzata pur avendone la possibilità come da lui stesso ammesso, sembra indicare la volontà di infliggere una sofferenza addirittura peggiore della morte.

Per adesso si tratta solo di ipotesi che saranno analizzate dagli investigatori ed eventualmente dai consulenti tecnici, così come dovrà essere chiarito il motivo della presenza del materiale nell'auto del finanziere: scotch adesivo, buste, guanti, manganelli. Cosa aveva in mente Sodano e da quanto tempo?      

Intanto le famiglie Amato e Zomparelli sono disperate per una tragedia che ha sconvolto tutti a Cisterna di Latina. A cominciare da Desyrée che ha salvato la propria vita e ora dovrà essere aiutata e sostenuta per evitare il rischio di sentirsi in colpa per non aver capito la pericolosità di Sodano. Un pensiero che assilla anche le altre persone che conoscevano la situazione e la possessività che caratterizzava il legame tossico che Sodano voleva imporre a Desyrée.

Voleva far soffrire Desyrée

Sua sorella Renée e la mamma Nicoletta hanno pagato con la vita il loro estremo tentativo di proteggere Desyrée da quell'onda di violenza inaudita che ha scatenato Sodano impugnando la pistola d'ordinanza, senza rivolgerla verso di sè come spesso diceva, ma mirando con precisione verso le vittime che aveva di fronte. Risparmiando solo colei che diceva di amare, ma che forse in realtà voleva veder soffrire nel peggiore dei modi.

Ora, dalle analisi del suo telefono e dei suoi account, (sui social si faceva chiamare "Psycho"), emergeranno probabilmente dettagli più precisi e utili per fare chiarezza. L’autopsia, prorogata per ulteriori verifiche tecniche, fornirà altri dettagli sulla dinamica: i colpi andati a segno dovrebbero essere in tutto 6: i primi quattro contro Nicoletta e Renée e gli ultimi due, poco dopo, solo contro la 19enne che era in fin di vita: «Non volevo farla soffrire» ha detto Sodano. Una confessione descritta come fredda e asettica, senza neanche una lacrima versata.

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA