Con sempre maggiore frequenza apprendiamo tramite la carta stampata locale ( le tv nazionali e regionali ormai la ignorano del tutto) la notizia della morte assai prematura di soggetti molto giovani, addirittura di bambini. La causa, oltre gli immancabili incidenti stradali, è quasi sempre la solita rinomata malattia del secolo. Si dice che l'hanno tutti strenuamente combattuta, con lunghi ricoveri ospedalieri ma che non ce l'hanno fatta. Come se le guarigioni fossero all'ordine del giorno. Ebbene, da vario tempo mi capita di assistere presso tavole calde e ristoranti al comportamento di certi genitori, forse inconsapevoli di essere in parte o del tutto la causa di certe tragedie famigliari. Si siedono al tavolo e si premurano di offrire al figlio diletto, in genere di età inferiore ai 5-10 anni, il meglio che la festosa circostanza possa offrire. Ordinano per sé prelibatezze di vario genere, ben attenti, tuttavia, che ai loro pargoli vengano servite, invece, le solite patate fritte con cotoletta. Il piccolo è così felice di guarnire il piatto con abbondante maionese o ketchup. Non una verdura diversa, tantomeno una foglia di insalata. Un'alimentazione a base di fritti e di grassi chimici, come certi oli, lo sappiamo tutti può essere l'anticamera di una malattia. Forse sarebbe il caso di fornire un adeguato servizio informativo, così come si è fatto fumo e con alcool.
Aldo Martorano
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