Di tutti noi italiani, tramite la carta di identità, lo Stato sa dove siamo nati e quando, dove abitiamo, quanto siamo alti, di che colore abbiamo gli occhi. Perché lo Stato non dovrebbe avere le stesse informazioni sui Rom che vivono nei campi Rom, dal momento che non sono più nomadi? Hanno essi un documento di riconoscimento? Cosa c'è scritto alla voce residenza? Opporsi al censimento dei campi Rom vuol discriminare non loro, ma i cittadini italiani regolarmente censiti.
Bruno Di Fabio
Venezia
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