Era il sei aprile del 2009 quando alle 3:32 L'Aquila e dintorni cominciarono a tremare: la scossa principale fu di magnitudo 6,3, con epicentro nella zona compresa tra le frazioni di Roio Colle, Genzano di Sassa e Collefracido (località Colle Miruci a Roio), interessando in misura variabile buona parte del territorio posto a cavallo tra Italia centrale e Italia meridionale. Il bilancio definitivo è di 309 vittime, oltre 1.600 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati.
Terremoto L'Aquila: 309 le vittime definitive
Il numero definitivo è di 309 morti, circa 1600 feriti di cui 200 gravissimi ricoverati negli ospedali di Teramo, Avezzano, Chieti, Pescara, Ancona, Roma, Rieti, Foligno e Terni, circa 65.000 gli sfollati, alloggiati momentaneamente in tendopoli, auto, alberghi lungo la costa adriatica. Tra i decessi viene conteggiata la piccola Giorgia Berardini, che sarebbe dovuta nascere l'indomani della scossa ma sua madre Giovanna morì nel terremoto.