Gli studenti delle scuole medie e superiori e gli universitari sono scesi stamane in 50 piazze italiane per lamentare mancanza di risorse, poche borse di studio e soprattutto scarsa attenzione da parte del governo: il ministro dell'Istruzione e dell'Università - accusano - trova il tempo per incontrare un fantomatico movimento giovanile della Lega ma nella sua agenda non c'è spazio per vedere le rappresentanze istituzionali degli universitari italiani. «Questo non è cambiamento - sostiene Giacomo Cossu, coordinatore nazionale di Rete della Conoscenza - vediamo che il maggior deficit previsto viene utilizzato per condoni agli evasori fiscali e per tagliare le tasse ai più ricchi.
Questi “democratici” studenti, coccolati dai centri sociali e da qualche professore,avrebbero bisogno di molte ore di educazione civica.
Forse capirebbero che BRUCIARE in piazza il manichino di Salvini,e di chiunque altro,o appenderne ai lampioni le immagini è una cosa schifosa. pic.twitter.com/ekdwMIRHos— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 12 ottobre 2018
Per noi giovani mancano le risorse e mancano provvedimenti concreti per contrastare la precarietà nel mercato del lavoro. Il 'cambiamentò propagandato sembra in continuità col passato». In molte parti d'Italia i ragazzi sono scesi in piazza al grido «#Chihapaura di cambiare? Noi no!», con i volti coperti dalle maschere di Dalì, come i protagonisti del telefilm «La casa di carta» e con flash mob. In alcune città come a Napoli - dove sono scesi i migranti al loro fianco e il corteo ha espresso solidarietà al sindaco di Riace Mimmo Lucano, cittadina considerata un modello per l'accoglienza il cui sindaco è finito ai domiciliari - sono stati scanditi slogan contro Salvini e Di Maio; a Torino i manichini raffiguranti i due vicepremier sono stati bruciati. Successivamente sono state individuate e denunciate le autrici del gesto che ha fatto dire a Salvini: «Questi 'democraticì studenti, coccolati dai centri sociali e da qualche professore, avrebbero bisogno di molte ore di educazione civica. Forse capirebbero che bruciare in piazza il manichino di Salvini, e di chiunque altro, o appenderne ai lampioni le immagini è una cosa schifosa».
A Salvini ha risposto l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini. «Anche lui dovrebbe andare a lezione di educazione civica: non ha preso le distanze quando qualcuno dei giovani padani, a Busto Arsizio, diede a fuoco al mio manichino».