«Noi ci siamo», Dice Di Maio. «Lo Stato c’è», dice salvini. Sono arrivati insieme a Rigopiano per la celebrazione del secondo anniversario della strage dell’hotel abruzzese con 29 morti.
Lo scorso anno i parenti delle vittime di Rigopiano non avevano voluto politici alla commemorazione. Ora invece i politici ci sono. Ed è marcatura ad uomo per l'evento di oggi a Rigopiano. Matteo Salvini aveva deciso da tempo di esserci e all’ultimo minuto Di Maio - visto che il governo ha stanziato 10 milioni di euro per i familiari delle vittime - ha dovuto recuperare. Sulla base di questo ragionamento: non posso lasciare una mattinata tutta disponibile per Salvini ai fini della sua propaganda (si vota il 10 febbraio per le regionali abruzzesi) e arrivare solo il pomeriggio.
Entrambi, senza esagerare nei toni dicono che il loro governo ha stanziato i soldi per i risarcimenti. Ma i due vicepremier vengono qui sulla montagna anche a prendersi i complimenti per l'approvazione di reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni. «Noi facciamo i fatti», così si presenta Salvini.
Al termine della commemorazione della tragedia di Rigopiano sono arrivati i genitori di Stefano Feniello, una delle 29 vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Mentre il padre del giovane parlava con il ministro Matteo Salvini, la madre è andata vicina al totem del resort, gridando: «Adesso il presidente della Repubblica manda una corona, ma cosa ci fa una mamma adesso? Dovevano mandare uno spazzaneve due anni fa. Ecco cosa dovevano fare».
Ultimo aggiornamento: 13:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA La popolazione lì accoglie benissimo: «Siete come dei padri per noi, non come i vecchi governi che se ne infischiavano». Salvini dice a tutti i parenti delle vittime che «abbiamo stanziato 10 milioni di euro per voi e li abbiamo presi dal fondo speciale del mio ministero». Poi parte la fiaccolata con i due vicepremier e Di Maio ha al suo fianco Sara Marcozzi, candidata M5S governatrice. Qui in Abruzzo siamo in campagna elettorale: si vota tra 20 giorni.
Lo scorso anno i parenti delle vittime di Rigopiano non avevano voluto politici alla commemorazione. Ora invece i politici ci sono. Ed è marcatura ad uomo per l'evento di oggi a Rigopiano. Matteo Salvini aveva deciso da tempo di esserci e all’ultimo minuto Di Maio - visto che il governo ha stanziato 10 milioni di euro per i familiari delle vittime - ha dovuto recuperare. Sulla base di questo ragionamento: non posso lasciare una mattinata tutta disponibile per Salvini ai fini della sua propaganda (si vota il 10 febbraio per le regionali abruzzesi) e arrivare solo il pomeriggio.
Entrambi, senza esagerare nei toni dicono che il loro governo ha stanziato i soldi per i risarcimenti. Ma i due vicepremier vengono qui sulla montagna anche a prendersi i complimenti per l'approvazione di reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni. «Noi facciamo i fatti», così si presenta Salvini.
Al termine della commemorazione della tragedia di Rigopiano sono arrivati i genitori di Stefano Feniello, una delle 29 vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). Mentre il padre del giovane parlava con il ministro Matteo Salvini, la madre è andata vicina al totem del resort, gridando: «Adesso il presidente della Repubblica manda una corona, ma cosa ci fa una mamma adesso? Dovevano mandare uno spazzaneve due anni fa. Ecco cosa dovevano fare».