Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata: «Sono serena, fiducia nella magistratura»

L'ipotesi di reato, ancora da formulare, potrebbe essere non più frode in commercio bensì truffa.

Lunedì 8 Gennaio 2024
Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata per il caso Pandoro: sarà ascoltata in Procura a Milano

Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata insieme ad Alessandra Balocco. L'imprenditrice digitale sarà tra le persone che verranno ascoltate in procura a Milano per fare luce sull'indagine che vede al centro la campagna benefica dei pandori Balocco griffati dall'imprenditrice digitale. Sono previste anche le convocazioni dei componenti dello staff di Chiara Ferragni e della Balocco nell'inchiesta milanese, per ora senza indagati né titolo di reato. 

Stamani gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano hanno depositato una prima annotazione, a cui seguirà anche una serie di allegati, al procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Un'informativa che riguarda il caso del pandoro, vicenda che ha già portato ad una maxi multa per l'imprenditrice e per l'azienda di Cuneo, che ha sfornato il dolce natalizio «Pink Christmas», per pubblicità ingannevole in materia di beneficienza.

In queste ore gli inquirenti milanesi dovranno valutare la nuova prospettiva offerta proprio dall'annotazione della Gdf che valorizza, in particolare, alcune email, già acquisite dall'Autorità garante della concorrenza, che sono state scambiate per programmare la campagna di promozione del pandoro.

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Da quanto si è saputo, nell'inchiesta si dovranno valutare i temi del presunto profitto illecito e del danno, in questo caso ai consumatori, elementi necessari per configurare l'ipotesi di truffa. Nel frattempo, alcune Procure, che nei giorni scorsi hanno aperto, dopo gli esposti a pioggia del Codacons, analoghi fascicoli senza ipotesi di reato né indagati, hanno contattato i pm milanesi annunciando che trasmetteranno gli atti nel capoluogo lombardo. Tra l'altro, nell'inchiesta milanese, dopo il capitolo del pandoro della Balocco ma anche delle uova di Pasqua prodotte da Dolci Preziosi, verranno analizzati casi simili nei quali la vendita del prodotto di turno con la griffe Ferragni è stata proposta dalla influencer con scopi solidali. Tra questi dovrebbe esserci anche quello relativo alla bambola Trudi, di cui si è parlato nei giorni scorsi.

La Finanza nella sede di Balocco 

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano, su delega del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, stanno acquisendo documentazione nella sede della Balocco a Cuneo in merito all'inchiesta che riguarda Chiara Ferragni e la vicenda del pandoro 'Pink Christmas'. Le fiamme gialle stanno inoltre notificando l'atto con cui si chiede l'elezione di domicilio e la nomina di un difensore in vista di una eventuale iscrizione nel registro degli indagati dei legali rappresentanti della società. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti e senza reati. Al vaglio degli inquirenti c'è l'ipotesi di truffa.

I finanzieri, che si trovano nella sede dell'azienda dolciaria che si trova a Fossano, in provincia di Cuneo, stanno effettuando acquisizioni anche alla luce della informativa depositata stamane al procuratore aggiunto Eugenio Fusco nella quale sono state valorizzate una serie di email tra lo staff di Chiara Ferragni e quello della società piemontese. La corrispondenza, emerge da una relazione dell'antitrust, risale al 2021 così come il contratto relativo al progetto pandoro «Pink Christmas» sponsorizzato dalla influencer che ne ha promosso l'acquisto sostenendo che parte dai ricavi sarebbero andati all'ospedale Regina Margherita di Torino.

 

La relazione

La relazione depositata oggi dalla Gdf in Procura a Milano sul caso del pandoro griffato Chiara Ferragni e prodotto dalla Balocco, potrebbe infatti modificare la prospettiva accusatoria dell'indagine, al momento senza indagati e titolo di reato. Da quanto si è appreso, per via di una serie di email valorizzate nelle carte acquisite negli uffici dell'Antitrust, l'ipotesi di reato, ancora da formulare, potrebbe essere non più frode in commercio bensì truffa. 

 

Le email

Da quanto si apprende sono stati consegnati più allegati rispetto alla vendita dei pandoro e partendo da quanto già acquisito dall'Antitrust si sono valorizzati alcuni aspetti già emersi nelle carte del Garante, inoltre sono state acquisite le mail tra il gruppo dolciario e l'imprenditrice digitale che presenterebbero degli aspetti che hanno catturato l'attenzione degli inquirenti. Aspetti su cui ora la procura di Milano dovrà trarre le sue conclusioni: se inizialmente il reato di truffa era stato 'scartatò, ora gli elementi raccolti sembrerebbero avallare questa ipotesi di reato.

 

  

Codacons: «Bene indagini per truffa»

«Nel nostro esposto a 104 Procure, e considerati i gravi fatti contestati dall'Antitrust, ipotizzavamo proprio il più grave reato di truffa a danno dei consumatori, e pertanto non possiamo che approvare la scelta della magistratura di accogliere la nostra richiesta». Lo scrive in una nota il Codacons in merito al fatto che le indagini della Procura di Milano sul caso Ferragni-Balocco stanno prendendo in considerazione l'ipotesi di truffa. Nella denuncia, infatti, l'associazione dei consumatori scriveva che «appaiono presenti tutti i requisiti per sussumere i fatti contestati nel reato di truffa aggravata». Nello specifico «la modalità di presentazione della campagna per la vendita del pandoro limited edition», aveva segnalato il Codacons, «è risultata ingannevole ed aggressiva, in spregio ai consumatori, i quali sarebbero stati sensibilmente influenzati nella loro capacità decisionale, soprattutto alla luce della destinazione dei ricavati ai bambini gravemente malati» e della «riconosciuta e documentata assenza di trasferimento economico del ricavato della vendita». Per il Codacons, «allo stato attuale e sulla base delle nuove notizie emerse sui mass media», ci sono «elementi sufficienti per valutare una estensione delle indagini a tutte le iniziative di beneficenza avviate negli ultimi anni dai Ferragnez, a partire dal caso delle bambole Trudi».

Ultimo aggiornamento: 19:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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