Bus Milano, l'autista: «Volevo usare i bimbi per tornare in Africa». Salvini: «Infame, via la cittadinanza»

Giovedì 21 Marzo 2019
Bus Milano, l'autista: «Volevo usare i bimbi per tornare in Africa». Salvini: «Infame, via la cittadinanza»
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L'autista Ouesseynou Sy, che ieri ha sequestrato e incendiato l'autobus con 51 ragazzi a bordo, ha detto agli inquirenti che lo avrebbe fatto «per dare un segnale all'Africa, perché gli africani restino in Africa e così non ci siano morti in mare». Sy ha riferito di essere un «panafricanista» e ha spiegato di sperare anche nella vittoria delle destre in Europa «così non faranno venire gli africani». 

«Volevo andare a Linate per prendere un aereo e tornare in Africa e usare i bambini come scudo», ha raccontato dal carcere.

L'uomo, secondo quanto riferito all'ANSA, ha più volte ribadito che non voleva fare loro del male. Nel carcere di San Vittore, racconta, a quanto riferito all'ANSA, la sua filosofia con lucidità e dovizia di particolari. La sua idea è che l'Africa sia stata colonizzata e che l'Europa di approfitti dell'Africa mettendo governi che fanno comodo all'Occidente, ed è per questo che gli africani sono costretti ad emigrare. Invece «gli Africani - ha sottolineato, a quanto riferito - devono restare in Africa ed è l'Occidente che non lo consente».

Anni fa l'uomo riuscì a nascondere all'azienda per cui lavorava la sospensione della patente per guida in stato di ebbrezza. L'autista arrestato si mise in malattia contestualmente alla sospensione e, dunque, la società per cui già lavorava all'epoca, la Autoguidovie, non seppe nulla di quell'episodio. È quanto emerge dalle indagini della procura di Milano.

Gli investigatori stanno cercando di acquisire il video-manifesto postato dall'uomo sul suo canale privato di una piattaforma web e inviato ai suoi conoscenti in Italia e in Senegal. Nel filmato l'uomo spiegava le ragioni del suo 'gesto eclatantè contro le politiche migratorie italiane. Del video aveva parlato lo stesso Sy nel corso dell'interrogatorio davanti ai pm ieri sera.

«Faremo il possibile perché a questo tizio infame venga tolta la cittadinanza italiana: non parli a nome di sessanta milioni di italiani», afferma il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Gli fa eco anche Di Maio: 
«Un dovere togliere la cittadinanza a quel criminale».



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Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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