Via libera ai decreti: niente rincari
per sigarette e tasse di sbarco

Martedì 31 Dicembre 2013 di Andrea Bassi
Via libera ai decreti: niente rincari per sigarette e tasse di sbarco
5
Stavolta il decreto stato emendato persino prima di essere firmato dal Capo dello Stato e pubblicato in Gazzetta. Ma per una volta al contrario. Nel senso che da uno dei due provvedimenti approvati dal governo dopo il ritiro del Salva-Roma, quello con le misure fiscali, sono state eliminate alcune misure che pure Palazzo Chigi aveva inserito nel comunicato stampa al termine del consiglio dei ministri. Ma non si tratta di cattive notizie. Anzi. Per una volta a saltare sono state delle tasse. La prima è l’aumento delle accise sulle sigarette dello 0,7%. La seconda è la tassa di sbarco di 2,5 euro valida per le isole minori. Sul fumo e i suoi derivati, c’è anche un’altra novità. In nessuno dei due testi, né nel milleproroghe e nemmeno nel decreto fiscale, sono stati inseriti i limiti alla pubblicità e i divieti di fumo delle sigarette elettroniche nei locali pubblici. Questo non significa che i problemi del settore siano finiti. Da domani scatterà l’aumento al 58,5% delle tasse per le e-cig. Non solo. Nessuno dei produttori è stato ancora autorizzato in base alle nuove norme a commercializzare le sigarette elettroniche. Questo significa che una volta che i punti vendita avranno terminato le loro scorte saranno costretti a chiudere. Già sarebbero pronte le lettere di mobilità per 1.500 lavoratori. Ma il governo potrebbe presto correre ai ripari. Nel decreto che a gennaio dovrà essere emanato per escludere Venezia dal Patto di Stabilità, dovrebbe essere inserita una norma per spostare di 3-6 mesi l’avvio della super tassa sulle e-cig che dovrebbe anche essere ridotta al 25%.



Testi snelli Per il resto i due decreti firmati ieri da Napolitano sono snelli. Quello fiscale è composto di soli sette articoli. Il milleproroghe ne ha in tutto quattordici. Oltre alle norme recuperate dal Salva-Roma e che hanno permesso alla giunta guidata da Ignazio Marino di avere una stampella di 485 milioni per evitare il default, nel provvedimento sul fisco è entrato anche lo slittamento di sei mesi della web tax, l’obbligo di partita Iva per i Big di internet voluto dal lettiano Francesco Boccia e fortemente osteggiato dal neo segretario del Pd Matteo Renzi. Nessuna sorpresa nemmeno per l’altra norma ampiamente annunciata dal governo, quella sui cosiddetti «affitti d’oro», ossia la possibilità per le amministrazioni dello Stato di recedere dai contratti di locazione quando le condizioni sono particolarmente svantaggiose entro il prossimo 30 giugno. Pur molto contestata dai rappresentanti di Scelta Civica, invece, è rimasta nel testo finale del provvedimento la norma per la stabilizzazione dei precari delle Regioni.



Il caso Venezia Nell’altro provvedimento, il milleproroghe, è stata invece confermata l’estensione fino al prossimo 28 febbraio della gestione commisariale della Costa Concordia per le operazioni di rimozione del relitto della nave da crociera. Così come pure la proroga del blocco degli sfratti fino a giugno del prossimo anno. Nel testo, poi, è anche spuntata una proroga a Poste del servizio di gestione della Carta acquisti in attesa che la Consip svolga la gara per riaffidare il servizio. La Carta acquisti, sempre nel milleproroghe, è anche stata rifinanziata per 35 milioni di euro. Nel provvedimento è stata inserita anche la norma con il divieto di incrocio per un altro anno tra Tv e carta stampata. Fuori, invece, è rimasta l’esclusione di Venezia dai vincoli del Patto di Stabilità interno. Letta, tuttavia, ha voluto chiarire che non si è trattata di una decisione politica, ma di una scelta effettuata per rispettare i rigidi criteri di omogeneità dei testi sottoposti alla firma del Capo dello Stato. Comunque, ha rassicurato il premier, a gennaio ci sarà un provvedimento nel quale l’ammorbidimento dei vincoli per il capoluogo veneto troverà sicuramente posto insieme ad altre norme.
Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 11:55

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci