Un inviato della trasmissione "Mi manda Rai Tre", Stefano Maria Sandrucci, è stato aggredito a colpi di bastone mentre si trovava a San Nicandro Garganico, nel Foggiano, per una inchiesta «sulle scuole private e sui cosiddetti diplomifici, gli istituti paritari accusati di rendere più facile il conseguimento dei titoli di studio rispetto alle scuole pubbliche».
Mi manda Rai Tre, inviato della trasmissione aggredito nel Foggiano
Secondo quanto riferito dalla trasmissione Rai, «il presunto traffico di falsi diplomi e falsi attestati» avverrebbe «ad opera di un istituto riconducibile ad un noto politico della zona - ex parlamentare ed ex sindaco - e a suo figlio, a sua volta consigliere comunale in carica e candidato alla carica di primo cittadino alle ultime elezioni».
«Imbattendosi in quest'ultimo», riporta la nota, «il nostro collega, con il garbo e la gentilezza che hanno sempre contraddistinto l'intera attività inchiestistica di Mi Manda RaiTre, gli chiedeva la disponibilità a rispondere ad alcune domande, permettendogli di replicare alle accuse della Procura di Foggia». Ma «l'indagato, improvvisamente, afferrava dalla propria vettura una mazza aggredendo Sandrucci e tentando di colpirlo alla testa. Solo per prontezza di riflessi e fortuna il nostro inviato non veniva colpito in pieno. L'aggressore, non soddisfatto, continuava però a inveire e minacciare di morte Sandrucci, per poi rivolgere le medesime attenzioni all'operatore di ripresa che trovava riparo dietro un'automobile».
"Mi manda Rai Tre" sottolinea che l'inviato e l'operatore «hanno cercato riparo nella vicina caserma della Guardia di finanza, dove i militari raccoglievano il loro racconto, per poi tenere a distanza l'aggressore che nel frattempo era sopraggiunto in sede, accompagnato poi dal padre». Sandrucci non ha ancora sporto denuncia.