Il dramma dei due fratelli di 14 e 11 anni morti stamattina dopo essere precipitati dall'ottavo piano di un palazzo alla periferia di Bologna sta assumendo tinte inquietanti in seguito a una dichiarazione fornita da un testimone a SkyTg24.
L'uomo, che conosceva la famiglia di origine keniota composta da sei persone - i due ragazzi tragicamente scomparasi avevano altri due fratelli più piccoli - intervistato in merito alla caduta dall'ottavo piano del palazzo in via Quirino di Marzio, ha raccontato che un episodio molto simile si è verificato un anno fa. Stessi protagonisti, i fratelli avevano chiuso in bagno il padre - che anche stamattina si trovava in casa con loro - e avrebbero nella passata occasione provato a liberarsi uscendo dalla finestra.
Il padre dei due ragazzini morti a Bologna stamattina era solo in casa con loro al momento del fatto.
Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 11:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'uomo, che conosceva la famiglia di origine keniota composta da sei persone - i due ragazzi tragicamente scomparasi avevano altri due fratelli più piccoli - intervistato in merito alla caduta dall'ottavo piano del palazzo in via Quirino di Marzio, ha raccontato che un episodio molto simile si è verificato un anno fa. Stessi protagonisti, i fratelli avevano chiuso in bagno il padre - che anche stamattina si trovava in casa con loro - e avrebbero nella passata occasione provato a liberarsi uscendo dalla finestra.
Il padre dei due ragazzini morti a Bologna stamattina era solo in casa con loro al momento del fatto.
La madre, invece, pare che fosse al lavoro e sono stati i poliziotti ad avvisarla della tragedia. L'uomo è stato portato in Questura per accertamenti e, in seguito, è stato visto attraversare la strada che dai locali della squadra mobile porta ad altri uffici, scortato da un poliziotto. Intanto in via Quirino Di Marzio, luogo della tragedia, i corpi delle due vittime sono stati portati via. Sembra che la famiglia - il padre, la madre e quattro figli - vivesse in un appartamento di una onlus che si occupa di accoglienza di famiglie con situazioni di fragilità economica e sociale.