Beve detersivo al bar al posto dell'acqua, giovane grave: è in pericolo di vita, indagati i gestori

Venerdì 18 Gennaio 2019
Beve al bar brillantante invece che acqua, giovane gravissimo: asportato l'intero stomaco

Entra in un bar di Castrignano del Capo, vicino a Lecce, chiede un bicchiere d'acqua ma gli danno da bere il brillantante della lavastoviglie. Questo ha raccontato un giovane che si è presentato poco dopo mezzogiorno all'ospedale Panico di Tricase, dove i medici lo hanno sottoposto a un lunghissimo intervento chirurgico. I medici sono stati costretti ad asportare l'intero stomaco all'uomo, che ora è in gravi condizioni. 

«È in prognosi riservata e tuttora in pericolo di vita», riferisce il direttore sanitario dell'ospedale Panico di Tricase, dove il giovane è ricoverato in terapia intensiva. L'uomo è attualmente sedato e costantemente sotto monitoraggio.
«L'aver ingerito il detersivo - evidenzia Errico - gli ha provocato una sorta di ustione chimica interna che in pochi
istanti ha necrotizzato le pareti dello stomaco». Sulla vicenda indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura di Lecce, che stanno in queste ore ricostruendo la dinamica dei fatti.

Le sue condizioni sono disperate: se il giovane riuscirà a superare le prossime ore, la sua vita sarà comunque fortemente compromessa visto che non potrà più alimentarsi normalmente.

INDAGATI
Intanto i carabinieri del Nas e Asl Lecce area sud Maglie hanno eseguito un provvedimento di sospensione a tempo indeterminato dell'attività di bar-centro scommesse di Castrignano del Capo.

ll provvedimento, a firma del direttore del Servizio igiene degli alimenti (Sian) dell'Asl, scaturisce dall'esito della attività di indagine dei carabinieri Nas del comando di Tricase, e del personale Sian, che hanno riscontrato alcune irregolarità all'interno dell'esercizio commerciale. Il contenitore originale del brillantante, e quello in cui era stato travasato, cioè una bottiglietta di plastica, sono stati sequestrati. I due baristi che erano presenti quando è accaduto il fatto sono indagati per lesioni colpose gravissime.

CODACONS
«Chiediamo una legge nazionale che imponga ai pubblici esercizi di colorare detersivi, acidi e sostanze liquide potenzialmente pericolose con colori accesi, in modo da renderle immediatamente riconoscibili e distinguibili dall'acqua». Lo propone il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, «per evitare - precisa in una nota - incidenti come quello avvenuto a Castrignano del Capo dove un bar ha servito per errore detersivo brillantante per lavastoviglie ad un cliente che aveva chiesto un bicchier d'acqua».

«È l'ennesimo episodio di avvelenamento - prosegue Rienzi - che si registra in Italia, e che allunga l'elenco di soggetti che hanno subito gravi lesioni fisiche dopo aver bevuto acqua in un pubblico esercizio. Detersivi, soda caustica, varechina, acidi e altre sostanze tossiche utilizzate nelle cucine di bar e ristoranti finiscono nelle bottiglie e nei bicchieri d'acqua che poi, per errore, vengono serviti ai clienti». «Questo - conclude - accade perché quasi sempre acidi e liquidi tossici sono incolori e possono facilmente essere scambiati per acqua».

 

Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 21:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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