Incredulità e stupore le reazioni nell’istituto superiore in cui una docente è stata sospesa, con l’accusa di aver molestato sessualmente una studentessa quattordicenne. In seguito al provvedimento del Gip del tribunale di Pescara, la docente manca da qualche giorno sul posto di lavoro ma nessuno fino a ieri conosceva, né si era posto domande, sui motivi dell’assenza.
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All’interno della scuola, le bocche sono rigorosamente cucite, il dirigente scolastico e i suoi collaboratori non rilasciano dichiarazioni in merito, ma la percezione è che si faccia fatica a credere alla versione della studentessa, la quale avrebbe raccontato alla psicologa della scuola e, successivamente alla Polizia, della presunta relazione con la sua professoressa, un rapporto che si è gradualmente sviluppato fuori dell’aula scolastica inizialmente sotto forma di un supporto morale in un momento di difficoltà, proseguito attraverso una serie di conversazioni amichevoli al bar, messaggi gentili su whatsapp, poi sfociato in un approccio sessuale avvenuto in un laboratorio dell’istituto e culminato nell’abitazione della donna dove le due avrebbero avuto un rapporto completo.
La versione dell’adolescente parla anche di regali scambiati con la professoressa e di una rottura della liaison proibita, avvenuta a causa di gelosia e litigi. Su disposizione del giudice per le indagini preliminari, l’insegnante è stata sospesa dall’esercizio del pubblico ufficio, con l’interdizione di tutte le attività ad esso inerenti, per 12 mesi. Un caso estremamente delicato, che suscita disorientamento ma anche reticenza ai commenti da parte del mondo scolastico, dato il coinvolgimento di una minore ed una professoressa dal curriculum esemplare. Lo scrittore Giancarlo Giuliani, già docente di lettere classiche osserva: «Il fatto richiede la massima cautela. Al momento conosciamo solo notizie giornalistiche, passare dalle accuse alle calunnie a volte è facile in casi come questo. I magistrati e gli psicologi, a mio avviso, sono gli unici soggetti che devono pronunciarsi nella fase attuale».
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