Il falso tesoro del Nichel, Raggi: «Un "pacco" rifilato al Comune nel 2011, ora rivogliamo 38 milioni»

Venerdì 15 Febbraio 2019
A sinistra Virginia Raggi, a destra l'immagine pubblicata dalla sindaca su Facebook
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Il nichel spacciato come un tesoro milionario e «rifilato» al Campidoglio? «Pacco, doppio pacco e contropaccotto». La sindaca Virginia Raggi commenta così la notizia, pubblicata ieri dal Messaggero, che ha svelato la beffa del filo di metallo ceduto in pegno al Comune di Roma nel 2011 da un debitore che doveva restituire 36 milioni di euro. Filo presentato come «preziosissimo», tanto che secondo il Campidoglio il valore sarebbe schizzato fino a 55 milioni, e che invece, secondo una perizia consegnata alla Procura di Vicenza, dopo un'inchiesta della Guardia di Finanza, varrebbe solo poche decine di migliaia di euro.

Raggi ricostruisce così la vicenda, su Facebvook. «C’era qualcuno che aveva rifilato a Roma Capitale le bobine di nichel a garanzia di un credito e c’era chi le aveva accettate in pegno. Mettendo mano ai conti disastrati del Comune, ho trovato questa “follia” tra la voci in entrata in un Bilancio a dir poco drammatico. Ci sarebbe da ridere se chi ha amministrato prima non avesse messo davvero nero su bianco per anni e anni, a partire dal 2011, quei presunti “incassi”».

«Noi - scrive sempre Raggi - abbiamo capito che era impossibile vendere il nichel, abbiamo eliminato dal bilancio quelle entrate fasulle e e abbiamo avviato le azioni necessarie per il reale recupero di questi 38 milioni. La storia della bobina di nichel fa venire in mente un vecchio film di Nanni Loy: “Pacco, doppio pacco e contropaccotto” (la sindaca allega anche la locandina del film, con tanto di nichel aggiunto dai comunicatori M5S) Il “pacco” è quello che hanno rifilato all’amministrazione con la bobina di nichel; il “doppio pacco” è che qualcuno per tanti anni lo ha iscritto a bilancio; il “contropaccotto” è quello che, stavolta, gli rifiliamo noi. Il nichel? No, grazie. Pagate i debiti che avete nei confronti di Roma, dell’Italia e dei cittadini».

Ultimo aggiornamento: 20:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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