VENEZIA - Sulla destinazione dei fondi raccolti grazie agli sms solidali per il tornado che nel luglio 2015 ha colpito la Riviera del Brenta, l'assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin ha posto un ultimatum. Se entro 10 giorni non dovessero arrivare ulteriori progetti da parte dei comuni di Mira, Dolo e Pianiga, con caratteristiche di opera pubblica a grande valenza sociale per i danni post evento, sarà la Regione, per quanto di sua competenza, a formalizzare al Dipartimento Protezione civile il finanziamento di un progetto. Solo uno finora il lavoro presentato, la ricostruzione dello stadio a Pianiga.
«La Regione si trova a dover procedere in questo modo - evidenzia Bottacin - in quanto i tre comuni e il comitato dei garanti non sono stati in grado di trovare un accordo per un progetto condiviso su cui far convergere i 211 mila euro raccolti grazie alla generosità dei cittadini». L'assessore ricorda anche come sono andate le cose. A seguito della tromba d'aria, il presidente della Regione Zaia ha richiesto lo stato di emergenza, che è stato dichiarato in data 17 luglio 2015. E il 24 luglio Zaia ha chiesto l'attivazione del numero solidale per l'invio di sms.
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