Yara, inquirenti al lavoro su Bossetti:
ci sarebbero anche altri filmati

Venerdì 11 Luglio 2014
Yara, inquirenti al lavoro su Bossetti: ci sarebbero anche altri filmati
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Ricostruire nei dettagli gli spostamenti di Massimo Bossetti tra Brembate Sopra e Chignolo d'Isola in quel venerd 26 novembre 2010, giorno in cui la tredicenne Yara Gambirasio venne rapita, uccisa e poi abbandonata in un campo di via Bedeschi a Chignolo d'Isola, e nei giorni immediatamente precedenti e successivi.



È l'obiettivo degli inquirenti che stanno indagando sul caso e che vogliono costruire un impianto accusatorio consistente, da affiancare all'aspetto del dna del muratore di Mapello presente sugli indumenti di Yara.



Per questo gli inquirenti stanno vagliando alcuni filmati di telecamere della zona e risalenti a quei giorni, per capire in particolare se il furgone Iveco Daily di Bossetti sia in effetti transitato attorno alla palestra di via Locatelli e poi nei pressi della casa di Yara.



Contestualmente stanno proseguendo le analisi sui reperti trovati dai carabinieri del Ris di Parma proprio sul furgone del muratore (oltre che sulla sua auto, una Volvo V40), per scoprire eventuali tracce riconducibili alla tredicenne di Brembate Sopra.



Oltre a questo restano al vaglio anche gli spostamenti di Bossetti attraverso quanto riscontrato dal suo cellulare (che era però spento nei momenti in cui Yara era stata rapita, salvo poi venire riacceso la mattina seguente).



Le amiche e compagne di palestra di Yara hanno però raccontato agli inquirenti di non aver mai visto Bossetti attorno alla struttura sportiva, nè di averlo in generale mai visto. Eppure proprio dagli accertamenti sul suo cellulare, gli inquirenti hanno scoperto che il 6 dicembre 2010, dieci giorni dalla scomparsa e l'omicidio della tredicenne, Bossetti si era recato a Chignolo, visto che quel giorno il suo telefonino aveva agganciato una cella che copre proprio la zona di via Bedeschi. Cosa c'era andato a fare?



All'epoca era stato erroneamente arrestato da due giorni Mohammed Fikri e nessuno, tranne ovviamente l'assassino, sapeva che il corpo senza vita di Yara si trovava proprio nel campo di via Bedeschi, a pochi metri dalla discoteca dalla quale arriverà involontariamente la svolta alle indagini (era infatti frequentata dal nipote di Giuseppe Guerinoni, per la scienza il padre naturale dell'ex "Ignoto 1" Massimo Bossetti).



Il muratore ha spiegato agli inquirenti di essersi recato a Chignolo per lavoro, ma non esiste alcun documento che confermi questa sua versione.
Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 14:22
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