VICENZA - Il Tribunale di Vicenza ha condannato oggi a sette anni e sei mesi di carcere Enrico
Sganzerla, il commercialista 43enne di Cerea (Verona) che il 12 aprile dell'anno scorso alla discoteca Victory aveva accoltellato l'ex fidanzata, Laura Roveri, 25 anni, pure lei veronese, di Nogara.
Il Tribunale berico ha riconosciuto Sganzerla, colpevole di tentato omicidio. L'imputato aveva chiesto il rito abbreviato. Laura Roveri ricoverata in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del San Bortolo, era sopravvissuta per miracolo alla violenza delle 15 coltellate inferte da suo ex, che non voleva rassegnarsi alla fine della loro storia.
Polemiche aveva poi suscitato il fatto che l'indagato, dopo 3 mesi di carcere, fosse stato posto ai domiciliari. La storia della giovane veronese è divenuta nel frattempo uno dei simboli della battaglia contro la violenza sulle donne. Alla vicenda di Roveri è ispirato anche un cortometraggio, "Stop violenza", spesso proiettato nelle scuole di tutta Italia.
Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 08:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sganzerla, il commercialista 43enne di Cerea (Verona) che il 12 aprile dell'anno scorso alla discoteca Victory aveva accoltellato l'ex fidanzata, Laura Roveri, 25 anni, pure lei veronese, di Nogara.
Il Tribunale berico ha riconosciuto Sganzerla, colpevole di tentato omicidio. L'imputato aveva chiesto il rito abbreviato. Laura Roveri ricoverata in gravi condizioni nel reparto di rianimazione del San Bortolo, era sopravvissuta per miracolo alla violenza delle 15 coltellate inferte da suo ex, che non voleva rassegnarsi alla fine della loro storia.
Polemiche aveva poi suscitato il fatto che l'indagato, dopo 3 mesi di carcere, fosse stato posto ai domiciliari. La storia della giovane veronese è divenuta nel frattempo uno dei simboli della battaglia contro la violenza sulle donne. Alla vicenda di Roveri è ispirato anche un cortometraggio, "Stop violenza", spesso proiettato nelle scuole di tutta Italia.