Processo alla centrale Enel,
risarciti gli ambientalisti

Venerdì 11 Luglio 2014 di Lorenzo Zoli
Processo alla centrale Enel, risarciti gli ambientalisti
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PORTO TOLLE - È stata depositata ieri la sentenza civile di secondo grado collegata al primo processo penale sull'attività della centrale Enel di Polesine Camerini. Il procedimento cioè facente riferimento alle emissioni in atmosfera e ai danni che queste avrebbero provocato all'ecosistema del Delta. Il processo penale è stato definito in Cassazione, che pur riconoscendo la responsabilità penale degli imputati ha dichiarato prescritti i reati. Di qui il processo civile, volto a determinare il risarcimento dovuto alle parti offese. Non ne sono rimaste molte. Tra vecchi e nuovi accordi transattivi stipulati con Enel infatti sia gli enti locali polesani che emiliano-romagnoli sono usciti dal procedimento. La sentenza civile quindi non riguardava né i Comuni del Basso Polesine né quelli del Delta Ferrarese. Restavano invece le associazioni ambientaliste Italia Nostra e Wwf, il Comitato cittadini liberi di Porto Tolle, alcuni privati e il ministero dell'Ambiente. Il dispositivo notificato ieri in serata è estremamente complesso e articolato.Per quanto riguarda il risarcimento al ministero dell'Ambiente, questo dovrà essere quantificato in un ulteriore giudizio civile separato. Italia Nostra e Wwf - seguite dagli avvocati Matteo Ceruti e Valerio Malaspina di Rovigo - invece hanno visto riconosciuto il diritto a percepire rispettivamente 70 e 50mila euro, mentre altri 70mila andranno al Comitato cittadini liberi di Porto Tolle.
Ultimo aggiornamento: 12:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA