Un altro primo passo è stato compiuto.
Ci aveva già provato Unindustria Frosinone, nel 2018, a favorire un'aggregazione intercomunale lanciando l'idea del "Grande capoluogo". Poneva le basi sulla gestione associata dei servizi, dai rifiuti alla viabilità, dai trasporti alla manutenzione. Il tutto per replicare un assetto di tipo metropolitano e per costituire un unico bacino di circa 150mila abitanti, aspetto fondamentale anche per salire sul treno dell'accesso diretto ai fondi europei. Un piano poi scivolato quasi all'improvviso nel dimenticatoio, nonostante incontri e prove di adesione, ma non del tutto appassito. A rispolverarlo e a portarlo avanti all'insegna del dialogo e della condivisione d'intenti è stata la commissione "Area vasta" del Comune di Frosinone, presieduta dal consigliere Vincenzo Iacovissi.
Riunioni e audizioni (individuali e collegiali) con gli amministratori locali hanno generato un nuovo punto di partenza. Oltre a quello del capoluogo, infatti, nove Comuni dell'hinterland hanno manifestato interesse e sono pronti a intraprendere il percorso di cooperazione. Frosinone, Alatri, Ferentino, Pofi, Patrica, Morolo, Torrice, Supino, Arnara e Ripi si accingono a unire le forze al momento per intercettare risorse europee da impiegare in progetti intercomunali, cioè da realizzare insieme sull'intero comprensorio coinvolto. «Il prossimo passaggio sarà quello di rendere formale l'intesa - ha spiegato Iacovissi -. Dopodiché si potrà partire con questo primo obiettivo già prefissato». Presto, dunque, sarà convocato un tavolo tecnico e si riunirà la commissione. Non solo: si va verso un primo incontro tra i tecnici comunali per fare il punto della situazione.