Vaccini. La campagna di somministrazione in Europa procede spedita. La «buona notizia» è che «le vaccinazioni accelerano», gli stati membri «hanno ricevuto, a ieri, 126 milioni di dosi. Sono felice di annunciare che oggi abbiamo raggiunto i 100 milioni di vaccini somministrati, un traguardo di cui andare fieri. Di questi 100 milioni, più di un quarto sono seconde dosi», ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
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Non solo. La Commissione ha anche raggiunto un accordo con Pfizer per accelerare l'approvvigionamento di vaccini, con 50 milioni di dosi aggiuntive consegnate nel secondo trimestre, a partire da aprile. Saranno distribuite sulla base della popolazione, sempre stando quanto riferito dalla von der Leyen. «Come possiamo vedere dall'annuncio di J&J di ieri, ci sono ancora produttori in grado di far deragliare i piani delle consegne, perciò è importante agire rapidamente e adeguarsi. Facciamo tutto ciò che è in nostro potere per sostenere la campagna vaccinale, e per aumentare le forniture nei prossimi mesi», ha sottolineato. E le dosi cresceranno esponenzialmente: «Stiamo ora avviando una trattativa con BioNTech-Pfizer per un terzo contratto» di fornitura dei vaccini che «prevede la consegna di 1,8 miliardi di dosi nel periodo dal 2021 al 2023», dice von der Leyen, precisando che l'accordo «comporterà che non solo la produzione dei vaccini, ma anche quella dei componenti essenziali, abbiano sede nell'Unione europea».
Today we have reached 100 million vaccinations in the EU. A milestone we can be proud of!
We are also accelerating the delivery of vaccines.
We spare no effort to ensure that Europeans can be vaccinated as fast as possible. #StrongerTogether
https://t.co/eK09vYhcnG— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) April 14, 2021
Le dosi in Italia
Intanto in Italia è iniziata la distribuzione alle Regioni di circa 1,5 milioni di dosi proprio del vaccino Pfizer, arrivate in mattinata presso gli aeroporti di Bergamo, Bologna, Brescia, Roma Ciampino, Milano Malpensa, Pisa e Venezia.
«Prepararsi a nuovi vaccini contro varianti»
«Ad un certo punto, potremmo aver bisogno di vaccini di richiamo per rafforzare e prolungare l'immunità e, se ci sarà una variante che sfugge al vaccino, avremo bisogno di sviluppare vaccini che siano adattati alla nuova variante e ne avremo bisogno presto e in quantità sufficiente», ha poi aggiunto la presidente della Commissione Ue sottolineando la necessità di «prepararsi a ciò che accadrà in futuro» allo scopo di «sconfiggere definitivamente il virus».