Airbnb, telecamere nascoste nei rilevatori di fumo della camera. Coppia denuncia: «Ripresi in intimità: ci sentiamo violati»

La coppia ha denunciato il proprietario di casa che pare abbia nascosto delle telecamere e li abbia spiati durante il loro soggiorno

Giovedì 27 Luglio 2023 di Redazione web
Airbnb, telecamere nascoste nei rilevatori di fumo della camera: «Che fine ha fatto la nostra registrazione?»

L'incubo di molte persone in vacanza è quello di essere spiati dalle camere d'albergo o dagli appartamenti Airbnb. Ed è proprio il caso di una coppia che ha citato in giudizio il proprietario di una casa dopo aver scoperto che li ha ripresi mentre intrattenevano un rapporto sessuale nel bagno dell'abitazione. 

Kayelee Gates e Christian Capraro sono le due vittime della vicenda.

Ecco quanto è accaduto. 

Telecamere nascoste

Secondo quanto riportato da Fox 5 Dc, i documenti del tribunale descrivono i due, «ripresi da una telecamere mentre erano in atteggiamenti intimi nel bagno. La coppia si è poi sdraiata sul letto e ha messo un film per rilassarsi».

Dopo aver guidato per 23 ore fino a Silver Spring, nel Maryland, negli Stati Uniti, per trascorrere due notti nella casa Christian, che di lavoro installa rilevatori di fumo, si è insospettito per la presenza di ben due apparecchi. Controllandoli, l'uomo ha scoperto una telecamera nascosta nel rilevatore sopra il letto e una telecamera identica in bagno.

I due, scoperte le microcamere, avrebbero abbandonato la struttura e si sarebbero diretti in un hotel per chiamare il dipartimento di polizia della contea di Montgomery. Kayelee ha detto di aver provato «imbarazzo, umiliazione e perdita di dignità» per l'episodio: «Ho sicuramente pianto molto quando l'ho scoperto, mi sento tremare tutta solo a parlarne».

Il ritrovamento e le accuse

Quando la polizia ha visitato la casa ha trovato un'altra telecamera nascosta camuffata da rilevatore di fumo nel seminterrato dove si trovava un altro ospite. L'avvocato della coppia, Dan Whitney, Jr., ha affermato che la loro peggiore paura è non sapere dove potrebbe essere andata a finire la registrazione: «Una volta fatta quella registrazione, è impossibile sapere dove è andata, a chi l'ha inviata, se è stata condivisa: è andata su internet?», si domandano i due fidanzati. 

La coppia chiede più di 75.000 dollari (poco più di 73mila euro) di risarcimento danni per lo stress e la tensione che la presunta violazione della privacy ha causato loro.

Christopher Goisse ha 30 giorni per rispondere alla causa. In precedenza ha negato qualsiasi illecito, dicendo che credeva che ci fosse una possibilità che fossero stati gli ospiti ad aver installato i dispositivi.

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