Una vittoria «prima al mondo». Così ha festeggiato David Barnden, l'avvocato degli otto studenti che in Australia hanno intentato causa contro il Governo per bloccare l'estensione, già concessa dalla ministra federale dell'Ambiente Sussan Leystra, di una miniera di carbone presso Gunnedah nell'entroterra di Sydney.
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Le motivazioni - I giovani si sono conosciuti attraverso il movimento di sciopero da scuola per il clima avviato da Greta Thunberg. E la corte ha stabilito che la ministra Ley ha un «dovere di diligenza» per proteggere gli alunni stessi e l'ambiente dagli impatti del cambiamento climatico, ma ha respinto la richiesta di bloccare l'estensione, già concessa dalla ministra, di una miniera di carbone presso Gunnedah nell'entroterra di Sydney. «Molte migliaia di persone subiranno morte prematura per stress da calore o fumo di incendi. Vi saranno sostanziali perdite economiche e danni alle proprietà», ha dichiarato il giudice Mordecai Bromberg. In particolare, ha accettato che l'estensione della miniera rilascerà nell'atmosfera 100 milioni di tonnellate di CO2, causando un aumento del riscaldamento globale. Il giudice ha aggiunto tuttavia di non ritenere che «sia stata stabilita una ragionevole valutazione di violazione del dovere di diligenza» da parte della ministra Ley.