Texas, ragazza ridotta a schiava: arrestati figlio ex presidente della Guinea e la moglie

Venerdì 21 Settembre 2018 di Federica Macagnone
Texas, ragazza ridotta a schiava: arrestati figlio ex presidente della Guinea e la moglie
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Loro si dipingono come una coppia di benefattori, la magistratura è di parere leggermente diverso: li accusa di aver maltrattato e ridotto in stato di totale schiavitù per 16 anni una ragazza fatta venire dall'Africa e tenuta clandestinamente per tutto questo tempo nella loro lussuosa casa di Southlake, in Texas. I coniugi Mohamed Toure, figlio dell'ex presidente della Guinea, e Denise Florence Cros-Toure, figlia dell'ex segretario di Stato guineano, entrambi 57enni, sono stati arrestati il 26 aprile scorso e mercoledì sono stati incriminati ufficialmente dal gran giurì di Fort Worth: rischiano 20 anni di carcere.

Toure e Cros-Toure risiedono negli Stati Uniti dal 2000, quando fu concesso loro asilo politico. Nello stesso anno fecero arrivare da un villaggio della Guinea negli States una bambina che oggi ha una trentina d'anni e che nei rapporti ufficiali viene chiamata "Jane Doe": la sua età precisa è sconosciuta. Secondo l'accusa, non per darle una vita migliore, ma per avere una schiava che vivesse segregata in casa e che si occupasse dei cinque bambini della coppia, pulisse l'abitazione, cucinasse e altro ancora, tutto senza darle nulla in cambio: la ragazzina non è mai andata a scuola, non ha ricevuto cure mediche, non ha avuto nessuna delle mille opportunità che invece venivano offerte ai figli di casa Toure. 

Come se tutto questo non bastasse, veniva anche malmenata e presa a schiaffi ogni volta che sbagliava qualcosa, come testimoniano anche le cicatrici sulle braccia e su un orecchio, e minacciata di essere rispedita in Guinea se non si fosse comportata bene e non avesse obbedito agli ordini. Una vita da incubo dalla quale è uscita solo nell'agosto 2016, quando è riuscita a fuggire da quella casa che era diventata la sua prigione grazie ad alcuni vicini che da tempo avevano compreso la situazione e avevano allertato la polizia.

L'avvocato dei Toure, Scott Palmer, sostiene che le accuse formulate contro i suoi assistiti sono inesistenti e che la ragazza abbia mentito spudoratamente per rimanere negli Usa, visto che la coppia stava pensando di riportarla in Guinea. Secondo il legale si tratterebbe di una macchinazione alla quale non sarebbero estranei i genitori della ragazza, che sarebbero intenzionati a speculare su questa storia per ottenere una montagna di denaro. «Non vediamo l'ora - ha detto - di esibire una marea di prove per confutare le accuse di questa ragazza che ha mentito, tradito e tentato di distruggere una famiglia che l'ha accolta su richiesta di suo padre per darle una vita migliore negli Stati Uniti». Resta da vedere se riuscirà a convincere la magistratura che, allo stato attuale, ha accolto in pieno la versione di "Jane Doe": secondo i giudici i Toure non sono esattamente dei benefattori.
Ultimo aggiornamento: 20:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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