Putin cambia ministro della Difesa: fuori Shoigu, al suo posto l’ex vicepremier Belousov. Licenziato anche Patrushev

Mentre l'esercito continua ad avanzare, il presidente russo ha deciso di mettere mano al suo governo, scuotendo Mosca e dando anche un segnale non del tutto chiaro sulla gestione del conflitto in Ucraina

Lunedì 13 Maggio 2024 di Lorenzo Vita
Putin cambia ministro della Difesa: fuori Shoigu, al suo posto l’ex vicepremier Belousov. Licenziato anche Patrushev

Le forze russe avanzano. Inesorabili, con piccole vittorie tattiche. Eppure, proprio in questo clima di recenti successi, Vladimir Putin ha deciso di mettere mano alla sua Difesa. E di farlo con un rimpasto che scuote Mosca dando anche un segnale non del tutto chiaro sulla gestione del conflitto in Ucraina.

Dopo quasi 12 anni di servizio, fianco a fianco allo “zar” in tutte le sue ultime guerre, Putin ha deciso di rimuovere il ministro della Difesa, Sergei Shoigu. Al suo posto, arriva Andrei Belousov, vice primo ministro e storico consigliere economico del presidente russo, ma senza alcun passato nei ranghi militari. Mentre per Shoigu, si aprono le porte del Consiglio di sicurezza, dove prende il posto di un altro fedelissimo di Putin, Nikolai Patrushev.

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LA NUOVA FASE

Per Mosca si tratta di un vero e proprio terremoto politico. Non solo perché a sorpresa, ma anche perché arriva in un momento in cui la guerra in Ucraina sembrava avere preso la direzione voluta da Putin. La prima linea ucraina rischia il collasso. E le parole del governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, hanno rappresentato ieri l’ultimo grido di allarme. «Vovchansk, Lyptsi e tutti i punti del fronte nord sono sotto il fuoco nemico quasi 24 ore su 24. La situazione è difficile», ha ammesso il funzionario ucraino. «Il nemico continua i suoi sforzi per avanzare in profondità nel nostro territorio», ha continuato il governatore. E per evitare un bagno di sangue, le autorità locali hanno ordinato l’evacuazione di oltre quattromila persone da tutte le aree al confine con la Russia: 1.377 persone dal distretto di Chuguyiv e 2.097 dal distretto di Kharkiv.

INCUBO SFONDAMENTO

La situazione al fronte, per Kiev, è sempre più difficile. Ed è lo stesso ministero della Difesa russo ad avere fornito indicazioni dettagliate sull’avanzata. Gli analisti non sanno se questa sia l’attesa offensiva di Putin, che per gli osservatori doveva avvenire tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate. Ma lo stesso presidente Volodymyr Zelensky non ha esitato a definire la situazione al fronte estremamente critica, chiedendo ai suoi soldati un ultimo sforzo. Ieri, i russi hanno annunciato la conquista di altri quattro centri abitati: Gatishche, Krasnoye, Morokhovets e Oleynikovo. E nelle 24 ore precedenti, Mosca aveva comunicato la caduta di altri cinque insediamenti: Borisovka, Ogurtsovo, Pletenevka, Pylnaya e Strelechya. Un assalto che per molti è un assaggio: piccole avanzate per testare la capacità di resistenza di Kiev in vista di un prossimo assalto su vasta scala. E per non dare certezze sui piani di Mosca, ieri lo stesso ministero della Difesa ha annunciato l’apertura di un nuovo fronte, quello «sulla riva destra e sulle isole nel delta del fiume Dnepr». Segno che per il Cremlino è il momento di premere su più punti, allargare il fronte e impaurire l’avversario. E soprattutto dare all’Occidente l’immagine di una Russia pronta a spingere su tutta la prima linea e di un’Ucraina sempre più in difficoltà.

IL FRONTE INTERNO

In una situazione del genere, la scossa data da Putin è un segnale che può indicare soprattutto una lotta interna agli apparati. Una guerra forse anticipata dall’arresto nelle scorse settimane del vice di Shoigu, Timur Ivanov. Il capo del Cremlino ha sempre difeso a spada tratta il suo ministro, anche quando era sotto processo per le difficoltà al fronte e la rivolta della Wagner di Evgenij Prigozhin. I cambiamenti all’interno della Difesa avevano riguardato solo le gerarchie militari, che questa volta restano invece intonse. Mentre ieri, dal Cremlino è arrivato solo un breve commento del portavoce, Dmitry Peskov: «Oggi sul campo di battaglia vince chi è più aperto all'innovazione e alla sua attuazione». 
 

Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 08:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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