In Cina è considerata una principessa, ma anche in Canada, dov’è agli arresti domiciliari da due anni, Meng Wanzhou è trattata come se lo fosse. Arrestata nel dicembre del 2018 a Vancouver, su richiesta degli Stati Uniti, la 48enne prigioniera di lusso è la figlia del miliardario Ren Zhengfei, fondatore del gigante delle telecomunicazioni Huawei.
LA PROTESTA
Tuttavia il marito, Liu Xiaozong, ha chiesto che alla moglie sia concesso di girare da sola, e ha protestato con il giudice per il fatto che la continua presenza delle guardie intimidisce i figli, oltre a esporre la moglie al rischio di contagio del covid-19. Liu ricorda che Meng ha sofferto di un cancro alla tiroide ed ha la pressione alta e per questo è da considerare «a maggior rischio». Il direttore della ditta che fornisce le guardie, che per ordine del tribunale sono pagate dalla stessa Meng, ha però rigirato l’accusa al mittente sostenendo che semmai è la coppia che espone i suoi agenti a maggiori rischi: Wanzhou e Xiaozong, accusa Doug Maynard, non solo hanno ospitato per Natale dieci persone che non appartengono al loro giro controllato, ma hanno anche scambiato bicchieri e piatti con gli ospiti, «di certo non vorrei che nessuno oggi bevesse dal mio bicchiere!». Il trattamento vellutato della “principessa” ha indignato i canadesi, che si sentono ingiustamente intrappolati nel mezzo di una lite fra gli Usa e la Cina. Due cittadini canadesi sono stati arrestati come evidente rappresaglia subito dopo l’arresto di Meng Wanzhou. Un uomo d’affari, Michael Spavor e un ex diplomatico, Michael Kovrig, sono stati fermati con l’accusa di spionaggio. Le autorità cinesi non hanno presentato nessuna prova della colpevolezza dei due uomini, e li detengono in condizioni dure e in isolamento. Mentre la signora Meng vive nel lusso e ha i suoi familiari al fianco, i due canadesi hanno potuto parlare con i parenti telefonicamente questo Natale dopo due anni di silenzio. A maggio dell’anno scorso è cominciato in Canada il processo di appello, nel quale la donna chiede la cancellazione del mandato di cattura americano, sostenendo che si è trattato di una vendetta politica. Da allora, la signora ha ricevuto missive minatorie, alcune delle quali che contenevano proiettili, ha confermato il capo della ditta di sorveglianza, Maynard. La prossima udienza è fissata per il primo marzo. Gli Usa accusano la donna d’affari di aver frodato quattro banche per ottenere di fare affari con l’Iran, in violazione delle sanzioni economiche contro il regime. Fra gli Stati Uniti e la Cina è in corso una lunga lotta commerciale che finora non ha coinvolto il Canada. In particolare, gli Usa accusano la Huawei di praticare spionaggio a favore del governo cinese.